mercoledì 16 luglio 2008

Un pennacchio nero su Porto Tolle

Pubblicato su carta.org

Gli abitanti di Porto Tolle, dicono, sanno leggere il fumo che esce dalla centrale Enel di Polesine Camerini. E l’insolito pennacchio nero sputato dalla ciminiera la sera del 2 luglio scorso li ha messi subito in allarme, ricordando loro i tempi in cui, dopo quegli sbuffi, dal cielo scendevano piogge acide e strane sostanze oleose. Giorgio Crepaldi, coordinatore del comitato «Cittadini liberi», lo ha fotografato, segnalando l’anomalia alle autorità competenti e alla procura di Rovigo, chiedendo di fare chiarezza sull’episodio. Il comitato, del resto, si batte da anni contro i danni provocati dalle emissioni all’ambiente e alla salute degli abitanti. E teme che si ripetano le ricadute di sostanze dannose per cui già nel 2006 il tribunale di Rovigo ha condannato Enel a risarcire gli abitanti del comune del basso Polesine. Per ora nessuna risposta dalla istituzioni.

martedì 8 luglio 2008

Polesine Camerini, spento il gruppo della "fumata nera"

dal Corriere del Veneto dell'8 luglio 2008

ROVIGO – «Emergenza» rientrata a Polesine Camerini, dopo la denuncia lanciata sabato dal Comitato «Cittadini Liberi» di Porto Tolle, che ha documentato un’anomala fumata nera dal camino della centrale.
Un episodio ancora da spiegare, così come resta da conoscere quali sostanze contenesse il pennacchio di fumo fotografato la sera del 2 luglio scorso. L’unica certezza sembra essere che nei giorni scorsi sarebbe tornato in funzione uno dei gruppi fermati nel 2006, quando si decise di mantenere in funzione solo il gruppo 4, l’unico dei quattro adattato per funzionare con olio a basso contenuto di zolfo. Con l’arrivo dell’estate la società Terna avrebbe infatti richiesto all’Enel di aumentare la produzione di energia elettrica, per scongiurare il rischio di blackout causati dall’aumento dei consumi.

martedì 1 luglio 2008

Ma da che parte sta il governatore?

da La Piazza di luglio 2008

Doveva facilitare la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini, modificando la legge sul Parco del Delta, l’emendamento presentato dai consiglieri regionali del Pd Carlo Alberto Azzi e Franco Frigo. Ma l’intervento del governatore Giancarlo Galan, che dichiara di voler bocciare l’emendamento, ha mandato a monte tutto: “Il mio voto contrario – dice – si motiva con il fatto che esiste già un parere della Via nazionale e regionale. Inoltre il nuovo governo non mi ha mai formulato nessuna richiesta in merito alla riconversione”.