venerdì 9 maggio 2008

Bar e negozi nelle frazioni salvati da cinesi e nordafricani

pubblicato sul Corriere del Veneto

Il segreto degli imprenditori cinesi? Lavorano molto e scelgono le attività che gli italiani trascurano. A farlo notare è Daniele Tecchiati, direttore dell’Ascom, riflettendo sul boom rilevato dalla Camera di Commercio nel 2007. Gli orientali sono un terzo delle 1.566 attività con titolare immigrato in Polesine, cresciuti del 39.4% in un anno. «Una presenza vistosa nel settore artigianale - dice Tecchiati - ma presente anche nei servizi. Abbiamo già alcuni iscritti e hanno assimilato le nostre regole. Più critico il fronte degli ambulanti, che offrono in genere prodotti di scarsa qualità. Nel settore della ristorazione, invece, la concorrenza è equilibrata: i clienti distinguono l’offerta di un gestore italiano da quella dello straniero». La formula del successo è semplice: «Sono grandi lavoratori e occupano spazi lasciati scoperti dagli italiani. A differenza dei nostri ragazzi, accettano anche nei fine settimana».

giovedì 8 maggio 2008

Aironi e pesci, rischio estinzione nel Delta

dal Corriere del Veneto dell'8 maggio 2008

ROVIGO – E’ l’ecosistema italiano con la maggior ricchezza di specie animali e vegetali. Ma ora il Delta del Po è a un bivio: la mano dell’uomo, dopo averne disegnato il territorio per secoli, rischia di romperne il delicatissimo equilibrio. A lanciare l’allarme l’etologo Danilo Mainardi e i rappresentanti del Wwf: a rischio molte varietà di uccelli, ma anche i rari anfibi e le numerose specie ittiche. La minaccia viene dai progetti di insediamenti industriali e da un turismo di massa che stravolgerebbe per sempre uno degli ambienti più pregiati del bacino mediterraneo. Per salvarlo scendono in campo, su iniziativa della rivista Geo, esperti del Wwf e dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica: da domani fino a domenica, in occasione delle giornate italiane della biodiversità, realizzeranno il censimento di tutte le specie animali e vegetali che popolano golene e scanni, canneti e corsi d’acqua, valli e spiagge del delta polesano. Anche per impedire che questa straordinaria bellezza non venga distrutta.