domenica 30 settembre 2007

Acqua, bollette da 2mila euro

dal Corriere del Veneto del 30 settembre 2007

ADRIA – Bollette dell’acqua da record per un errore del Comune. Succede ad Adria, dove 800 famiglie si sono viste recapitare nella cassetta della posta fatture fino a 2.000 euro dalla società «Acque potabili», che eroga l’acqua per conto di Polesine Servizi. A denunciare l’incredibile episodio, risalente al maggio scorso, è il comitato «Care, fresche e dolci acque» di Bottrighe, affiliato al Codacons di Rovigo. Proprio l’associazione dei consumatori in questi mesi ha cercato di capire a cosa fossero dovute simili cifre: «Si tratta di bollette esorbitanti anche per nuclei familiari modesti – spiega la presidente Maria Chiara Crivellari – Un conto insostenibile per famiglie monoreddito, pensionati o disoccupati». La causa dell’accaduto l’hanno trovata al Comune di Adria: un collaboratore dell’amministrazione, infatti, ha scoperto che alcune centinaia di famiglie erano state messe a ruolo solamente per l’erogazione di acqua potabile, ma non per il servizio fognario e di depurazione. In parole povere, circa 800 famiglie del Comune e delle vicine frazioni, secondo i dati dello stesso municipio, non hanno mai pagato per questo servizio fin dall’insediamento nella propria abitazione.

sabato 22 settembre 2007

Quando la sanità fa businness

pubblicato su CartaQui EstNord n. 33

Sarà “l’ospedale tecnologicamente più avanzato d’Italia e all’avanguardia d’Europa”, promettono i costruttori. Di sicuro il nuovo nosocomio di Mestre, ormai arrivato al taglio del nastro, un primato l’ha già guadagnato: è la prima struttura sanitaria in Italia ad essere realizzata con il metodo del “project financing”.

sabato 8 settembre 2007

L'autostrada più inutile d'Italia

Pubblicato su CartaQui EstNord n. 31

Antonio Cederna l’ha definita a suo tempo “l’autostrada più inutile d’Italia”. Perfino i suoi promotori, i deputati democristiani Flaminio Piccoli, Mariano Rumor e Antonio Bisaglia, fecero retromarcia di fronte alle critiche ad un progetto, battezzato con le loro iniziali Pi.Ru.Bi., che avrebbe portato più danni che benefici. Ma i cantieri dell’A31 Valdastico oggi sono in piena attività, mentre il dibattito sull’opera tiene banco da quarant’anni: nata per unire Rovigo a Trento, coinvolgerà 23 comuni tra le province di Rovigo, Padova e Vicenza, allacciandosi alla A4 Milano-Venezia e alla SS 34 Transpolesana, ma soprattutto transitando per i Colli Euganei e i Monti Berici, territori finora sopravvissuti alle follie di un Nordest drogato di cemento.

venerdì 7 settembre 2007

Brusco: "Usl, incarichi di favore e nomine irregolari"

dal Corriere del Veneto del 7 settembre 2007

Torna alla ribalta il rapporto compilato dall’Ispettore del Ministero delle Finanze Alberto Luccone dopo l’indagine svolta nel 2006 sulla gestione dell’Ulss 18. A tirarlo fuori dal cassetto è ancora una volta l’assessore provinciale alla Sanità Guglielmo Brusco, che da settimane spulcia le pagine della lunga relazione seguita all’ispezione. Pagine che, denuncia Brusco, segnalano spesso gravi irregolarità nelle nomine di dirigenti e direttori, oltre che nella gestione dei fondi strategici. “Segnalazioni su cui vorrei che venisse fatta chiarezza da parte della Direzione Generale”.

giovedì 6 settembre 2007

Riconversione della centrale. La Provincia: sì, ma "pulita"

 dal Corriere del Veneto del 6 settembre 2007

La proposta di riconversione di Polesine Camerini continua a creare fronti trasversali. Un copione che si è ripetuto ieri nel corso del Consiglio Provinciale e che ha visto come prologo la presa di posizione, in mattinata, dei consiglieri di Rifondazione Comunista: no al carbone e un plauso alla proposta, giunta di recente da Confartigianato, Ascom, Cia, Confesercenti, Coldiretti, Upa Casa e Consorzio pescatori Delta Nord, di riassorbire una perdita di posti di lavoro a seguito dell’eventuale chiusura della centrale. “Proposta interessante – ha commentato Oriana Girardi – perché apre le porte ad un progetto differente di sviluppo, basato sulla valorizzazione delle nostre risorse ambientali e turistiche”. Una presa di posizione, quella delle associazioni di categoria, che tuttavia non sembra aver fatto cambiare idea ai sindacati, schierati compattamente in favore della riconversione in nome della tutela dell’occupazione.