giovedì 18 maggio 2006

Tribunale, situazione al limite

da La Voce di Rovigo del 18 maggio 2006


ROVIGO – E’ di pochi giorni fa la denuncia, nel corso di un servizio del Tg regionale, delle condizioni in cui versano molti tribunali veneti per la mancanza di risorse e di organico. Un problema che colpisce anche il Tribunale di Rovigo, costretto a fare i conti con budget per spese d’ufficio sempre più risicati, inadeguatezza di spazi e personale insufficiente e demotivato.
Sollecitati a esprimersi sullo stato del nostro tribunale, il Presidente Michele Bordon e la Dirigente Rosalba Di Francesco descrivono una situazione che, pur non essendo drammatica come altre tristemente note, sembra ormai al limite del sopportabile.

Laura Ferracioli: quelli che... a volte ritornano

da La Voce di Rovigo del 18 maggio 2006

ROVIGO – Classe 1964, Laura Ferracioli è una figura decisamente controcorrente: mentre la maggior parte dei rodigini, specialmente giovani, sembra decisa a tutto pur di fuggire da Rovigo, lei, dopo aver lavorato per dieci anni come illustratrice a Barcellona, ha deciso di tornare alla città d’origine. Proprio lei, va ricordato, è l’ideatrice grafica delle “mascotte” del Multispazio Ragazzi. Suona dunque come un riconoscimento di a professionalità la mostra “Bimbe a pois e gnomi congelati”, allestita da oggi in Sala Celio e che, fino al 4 Giugno, ci offrirà un assaggio di una produzione in cui si fondono incredibilmente la fiaba, il glamour e le geometrie futuriste di Depero e Toffano.

lunedì 1 maggio 2006

Bocciate le piste ciclabili

 da La Città di maggio 2006

Il recente annuncio della costruzione di una nuova pista ciclabile che collegherà San Pio X a Roverdicrè spinge a ritornare sulla questione delle piste ciclabili nella nostra città, spesso criticate per la discontinuità del tracciato e la scarsa manutenzione. Antonio Gambato della Federazione Italiana Amici della Bicicletta ci offre uno sguardo critico e informato sullo stato delle piste ciclabili cittadine.

La casa di tutti

da La Città di maggio 2006

Per alcuni è finalmente una casa cui fare ritorno la sera. Per altri è una tappa importante della propria esistenza, dopo la quale in molti casi verrà un’esistenza meno precaria. Per chi lo osserva passando lungo via Spola, a metà via tra San Bortolo e Buso, l’Asilo Notturno Arcobaleno appare semplicemente come una casa ben tenuta, con il suo giardino e il suo orticello. E una visita all’interno conferma la buona impressione: al piano terra cucina e ampio soggiorno, sopra cinque stanze, di cui una riservata alle sole donne, l’altra ai volontari che a turno tengono aperta la struttura.