domenica 28 novembre 2010

"La guerra Lega-Pdl blocca il Parco. Il Delta non decollerà mai"

dal Corriere del Veneto del 27 novembre 2010

«La mia avventura all'Ente Parco è finita. Non è mai stato il luogo in cui prendere decisioni, ma un'accozzaglia di Comuni, ognuno per proprio conto. Così il Delta del Po non decollerà mai».
Resta fuori dai giochi per scelta l'ex vicepresidente dell'Ente Parco, Cristina Mazzucco, dopo il commissariamento lampo e il ripristino del consiglio avvenuto negli ultimi giorni per mano del governatore del Veneto, Luca Zaia. Da fuori, dice l'ex componente di nomina regionale, almeno si è liberi di criticare. «Dopo il commissariamento non ho chiesto di tornare, perché non ho apprezzato ciò che ha fatto Zaia - racconta - Non si può spiegare il ritardo nella nomina dei consiglieri con l'emergenza alluvioni. La verità è che dietro alle nomine c'è stato il solito braccio di ferro tra Lega Nord e Pdl». Un ente impantanato, insomma, per giochi politici, con il Carroccio in prima linea per averne la presidenza. Ma non è tutto.

domenica 21 novembre 2010

Parlano di Rovigo alla radio

L'articolo sulla protesta di via Sacro Cuore che ho scritto qualche giorno fa per il Corriere del Veneto è balzato all'attenzione di Radio Rai 1, che mi ha chiesto di raccontarlo alla trasmissione "Hello Italia!", in onda dalle 5 alle 6 del mattino.
Ho sempre odiato ascoltare la mia voce registrata, per cui non ne vado particolarmente fiero. Però una mia amica si è alzata alle cinque per ascoltare l'intera puntata. Qui vi potete scaricare l'mp3 del mio splendido servizio. A me questa storia sembrava una mezza cacatiella, però alla fine gli abitanti di via Sacro Cuore hanno vinto la battaglia. Sono comunque soddisfazioni.

giovedì 11 novembre 2010

E pensare che una volta qui era tutto Rowoodstock

Mi diceva un amico questa estate: quest'anno fanno il Deltablues con un mese di ritardo e in versione ridotta (per non dire dimessa) e nessuno se n'è accorto? Adesso arriva anche Rowoodstock (anzi, RE-Woodstock), in novembre, cioè in ritardo di due mesi rispetto al solito (e amen), ma soprattutto in versione fortemente ridimensionata: un solo giorno dedicato solo alla musica, per un festival che "ai bei tempi" proponeva un'intera settimana di eventi artistici.

venerdì 5 novembre 2010

Uomini di mondo che hanno fatto il militare a Cuneo

Non resisto alla tentazione di dedicare un nuovo pensiero ai fumettari doc. Sono quelli che Gianfranco Manfredi chiama gli "uomini di mondo che hanno fatto il militare a Cuneo", che impiegano il proprio tempo in dietrologie sulle scelte editoriali soggiacenti dietro al tal fumetto.
I veri fumettari sono quelli si sparano incredibili seghe mentali sulle trame (e soprattutto sulle discrepanze vere o presunte nelle trame), nonchè su tutti i possibili retroscena che stanno dietro a un fumetto. Per trovarli, basta sprecare qualche ora del proprio tempo nei forum, luoghi che assieme ai social network esaltano al massimo la straordinaria capacità della gente di parlare del nulla. Per divertimento ho collezionato alcune perle dal forum di Dampyr.

Complotto!
Borden domanda stupidissima ma devo soddisfare la mia curiosità. Nelle copertine molto spesso il sangue ha un colore abbastanza irreale, nell'ultima per esempio è quasi viola. Questa è una scelta tua,del disegnatore/colorista oppure esiste una sorta di censura/regola che arriva "dall'alto"?

La programmazione
Joe Smith: Buongiorno Borden. Verrà pubblicata prima o poi la storia di Burattini x Dampyr?Il nuovo disegnatore citato da te nell'intervista della Zagor tv lavorerà su una tua sceneggiatura?
Borden: Ma se ancora deve scriverla!!!! impara la PAZIENZA, Joe!!! Mi fai sempre domande assurde a cui non posso, non so o non voglio rispondere. Accontentati delle rare eccezioni in cui imbrocchi una domanda "fattibile"...
Joe Smith: Oki.Non sapevo dovesse ancora scriverla---;)La serie attualmente fino a che numero l'hai programmata?
Fucur: Borden non so se gia altri te lo hanno chiesto ma in testa gia hai in mente piu o meno la fine di dampyr?ovviamente speso che sia il piu lontano possibile
Kuang Shi: Borden ha previsto solo la chiusura di alcune sottotrame entro il numero 160
Joe Smith: E si con tutte le trame e sottotrame arriviamo tranquillamente al numero 200(vendite permettendo)

La fine di Dampyr
Borden non so se gia altri te lo hanno chiesto ma in testa gia hai in mente piu o meno la fine di dampyr?ovviamente speso che sia il piu lontano possibile

Bla bla bla
Joe Smith: Ma l'idea che Jeff Carter e Lisa prima o poi si sarebbero incontrati non era mica stata già azzeccata da un utente sul forum?
Vamp81: Ah, non me lo ricordo proprio. Se effettivamente fosse così, abbiamo un novello Nostradamus tra noi...

Chi va e chi viene?
Buomgiorno borden.La presenza di Bocci in futuro su Dampyr è sicura oppure anche lui prossimamente lascerà la serie come Andreucci?Ti chiedo questo perchè avevo letto da qualche parte che i suoi impegni extra Dampyr in futuro sarebbero aumentati.A conferma di ciò i lfatto che la sua prossima storia con Mignacco è stata ripetutamente spostata e i continui rinvio della storia di madam de Thebe.

Tu come la vedi?
Joe Smith: Buongiorno Borden.Si rivedrà la principessa del mondo parallelo che ha avuto una relazione con Kurjak nel numero 101?La creatura femminile del mondo perduto dei maestri che Draka afferma non essere sterile avrà x caso un ruolo più importante in futuro?Grazie e un saluto;)
Borden: Ma secondo te ? Tu come la vedi?
Cammello 81: Come la vede Joe? Più o meno così, penso: I due piccioncini s'incontrano grazie all'aiuto di Draka e delle sue romantiche svastike, allorchè la principessa va verso Kurjak dicendo - Buongiorno Kurjak! finalmente ti rivedo disegnato da... Nel nostro prossimo incontro chi disegnerà i tuoi muscoli? E la sceneggiatura da chi sarà curata? Hai già pensato cosa dirai ad Araxe quando tornerà? La ucciderete o se la farà Harlan per conto suo? Disegnata da chi tra l'altro? Grazie e un saluto

Un, due, tre
Buongiorno Borden.Tra tutti i disegnatori di Dampyr c'è qualcuno con cui prediligi lavorare o x cui hai una preferenza?La storia di Benevento da chi sarà sceneggiata?Rivedremo jeff Carter nel 2011?

Dai un dito...
Joe Smith: Buongiorno borden.Hai già in mente da chi saranno realizzati i prossimi speciali.Quello del 2011 da Mignacco-Baggi ma x l'anno dopo?Hai già deciso a chi affidare il ritorno di Erlik Khan?
Borden: Sono in lizza Raimondo e Dotti.
Joe Smith (il giorno dopo, ndr): Buongiorno borden.Hai già pensato in quale modo fare comparire il maestro del conte magnus del numero 17?In futuro ci sarà qualche approfondimento sulle schiere demoniache e soprattutto di Nergal?Visto che mi hai detto da chi saranno disegnati i prossimi speciali da chi saranno sceneggiati?

Teoria del complotto n. 8.663
Buongiorno Borden su un altro forum si discuteva del diverso trattamento riservato da te tra Tex e Dampyr.Lecito è pensare che tu sia il nuovo Nizzi e quindi il timore un pò di tutti(confermati anche in altri forum uno su tutti quello riservato a Nathan never)è che x dampyr rimangano solo le briciole.Se potessi smentirmi ne sarei lieto anche perchè diversa gente ha abbandonato dampyr proprio per il tuo (da te ribadita più volte come assolutamente ingiustificata)progressivo allontanamento dal tuo personaggio.Basti pensare a quante storie usciranno x tex nel 2012 scritte da te.

Se, ma, chissà...
Lennysnipes: Nelle tavole in anteprima presenti nella quarta di copertina del n. 101 sembra che Erlik faccia una brutta fine. Possibile? Erlik, dopo Draka, è il più forte in assoluto.
Hellchild: Naaa, nn credo che erlik finisca così, è uno dei personaggi più carismatici della serie, per me nn sarebbe una buona idea perderlo ora...
Lennysnipes: Se Erlik tirerà le cuoia, questo numero sarà probabilmente da inserire tra i migliori cinque della serie.
Hellchild: Ma non lo farà, io sono scetticissimo su questo fatto...

Prima ancora di avere letto il numero...
- Salve a tutti, di solito non leggo gli spoiler di un albo che non ho ancora letto, ma questa volta ho fatto un eccezione in quanto a napoli la distribuzione fa schifo e non è arrivato ancora!!!! ...mia domanda è semplice: davvero draka a rivelato che ha messo al mondo un dampyr per ammazzare marsden oppure lo si evince soltanto??? rispondete numerosi vorrei sapere cosa ne pensate!!!
- Beh, in realta si evince solamente, se si estrapola quella vignetta dal contesto.

Per fortuna che qualcuno è morto
La storia ed il finale sono fantastici. Stupendo il gesto di Draka e x fortuna c'è stata la morte d qualcuno xkè ero quasi convinto ke alla fine dell'albo non morisse nexuno! Ke dire... Avrei preferito questo numero come 100 ma va bene così...

La classifica (diamo i numeri)
Choiuanwy: a me non è piaciuto per niente. Per carità, ben fatto, ottima storia precisa e storica. L'ho finito in un baleno. Però davvero troppi dialoghi e troppe poche scene d'azione.
E anche troppe poche "rivelazioni" a parer mio. Mi spiace, ma il voto è negativo.
Joe Smith: Diciamo che non è il migliore degli speciali....molto più belli sono il 5 il 2 e il 4
Kuang Shi: Anche per me, i migliori sono:
1) il numero 5
2) il numero 4
3) il numero 3
4) il numero 2
5) il numero 1
6) il numero 6

mercoledì 3 novembre 2010

Anche il Veneto a rischio Cie. E la mobilitazione si rafforza

pubblicato su Terra a Nordest del 2 novembre 2010

Viene quasi da ringraziare il ministro Maroni e il governatore Zaia per la proposta di costruire il primo Cie veneto in provincia di Rovigo. La loro ipotesi di collocare nell’ex base militare di Zelo il centro identificazione ed espulsione per immigrati irregolari, infatti, un effetto benefico l’ha già ottenuto: portare al centro dell’attenzione, grazie alla forza della cronaca, una questione quasi sconosciuta alla maggior parte della popolazione.

lunedì 1 novembre 2010

Delta del Po, il parco che non c'è

pubblicato su estnord.it

A tredici anni dalla nascita dell'Ente Parco del Delta del Po, il parco ancora non c'è. Anzi, proprio l'ente chiamato a decidere sul suo destino sembra andare in senso totalmente opposto: ridurre al minimo le aree tutelate e lasciare mano libera all'attività dei cacciatori e ai progetti devastanti di industriali e imprenditori turistici, ovviamente per tornaconto politico.

Dopo anni di ritardo, l'approvazione el Piano ambientale del Parco sembra essere ormai dietro l'angolo. La prima legge in materia, datata 1990, la prevedeva già entro i tre anni successivi. In queste settimane, tuttavia, sembra che finalmente l'ente stia accelerando i lavori per arrivare ad un documento condiviso, che definirà i confini dell'area tutelata. Ma l'esito non è per nulla certo: il prossimo anno si rinnovano i vertici dell'ente, con la Lega in prima fila per l'ambita poltrona, e il percorso è irto di ostacoli, posti da imprenditori, agricoltori, cacciatori e amministrazioni comunali.

Dare un'occhiata alla bozza di piano elaborata sulla base delle indicazioni dei comuni, scaccia ogni ottimismo, prospettando un parco ridotto al corso del fiume e ai suoi argini, mentre restano del tutto fuori golene, scanni e spiagge.

Il piano ambientale del Parco, rivela Angelo Motta della Federazione della sinistra, rappresentante della Provincia nell'ente, è costato 280mila euro. Ma più che delineare un'area tutelata, descrive un parco a macchia di leopardo, in cui i comuni premono per non toccare gli interessi economici di cacciatori e imprenditori: "La proposta del Comune di Porto Tolle è di escludere dal piano tutte le spiagge e gli scanni, che sono Zone a protezione speciale e Siti di interesse comunitario. Altrettanto accade ad Adria, dove il comune ha consentito di mantenere all'interno del Parco solo il tratto del Po". Ancora Porto Tolle, racconta Luigi Pizzo, ha chiesto di lasciare fuori dal perimetro l'area pregiata della Busa di Tramontana, perchè Enel è intenzionata a farvi transitarele bettoline cariche di carbone una volta riconvertita la centrale. Identico motivo per l'esclusione delle spiagge: "A Boccasette si è fatto lo stesso per accontentare un privato che vuole costruire un villaggio turistico su palafitte da duemila posti. Così a Barricata, dove la spiaggia è rivendicata da tempo dal villaggio turistico realizzato da Pierantonio Macola".

Mentre in Emilia Romagna il parco regionale del Delta del Po, nato nove anni prima di quello veneto, ha raggiunto un'estensione di 56mila ettari, in Polesine non si superano i 12mila ettari, nonostante la maggior parte dei rami del grande fiume si trovi qui. Anche i bilanci degli enti sono lontani anni luce: l'Emilia stanzia risorse per 14 milioni di euro, il Veneto un milione, che quest'anno sarà ulteriormente ridotto. "Insomma, nè i Comuni, nè la Regione credono nel parco e anzi spingono in senso opposto, con l'insediamento di nuove centrali, la realizzazione di un'area industriale a Porto Viro o la costruzione di un terminal merci off shore".

D'altro canto, è evidente che le amministrazioni locali non hanno alcun interesse a realizzare un piano di sviluppo sostenibile legato a un parco naturale. Bastino ad esempio l'assurdità di ammettere la caccia in un parco naturale popolato da migliaia di specie rare e pregiate o progetti devastanti come il terminal gasiero di Porto Levante o la riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, approvati non solo dal centrodestra, ma pure da buona parte di quel centrosinistra con cui, va detto, la Federazione della sinistra tuttora governa l'amministrazione provinciale, sebbene in dissenso sulle scelte ambientali.

Con un atteggiamento di totale strabismo, gli amministratori locali prima glorificano la bellezza del paesaggio e i prodotti del Delta come risorsa per l'economia locale, poi autorizzano insediamenti industriali impattanti e in contrasto con ogni vocazione di sviluppo sostenibile. Hanno gioco facile ad inserirsi in questo vuoto le proposte più deliranti, dalla "superstrada delle vongole" nelle zone più delicate del parco fino al faraonico parco di divertimenti battezzato Euroworld, che una cordata di imprenditori tedeschi e arabi sognava di costruire in mezzo alle valli da pesca. Follie fortunatamente cadute nel dimenticatoio.

Eppure in Polesine non mancano imprenditori con le idee chiare su cosa significhi un'economica sostenibile, a partire dal turismo, dalla pesca e dall'agricoltura di qualità. Il paradosso è che proprio chi dovrebbe decidere del futuro del Delta, invece, manca di idee oppure avvalla, in nome dello sviluppo, progetti del tutto in contrasto con l'esistenza stessa del parco.