venerdì 21 novembre 2008

Bocciato il carbone a Porto Tolle

Publicato su Carta n. 43

Perfino la commissione Via della Regione Veneto ha espresso dubbi sulla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. Uno smacco per Enel, che dalla Via regionale mai aveva ricevuto un cenno di dissenso, vedendosi approvare persino i due progetti presentati in precedenza, sempre rigettati dalla Via nazionale. A inceppare l’iter sarebbe stato un documento presentato dalla Procura di Rovigo, che ha indotto i commissari veneti a formulare ben 23 richieste di chiarimento all’Enel.

martedì 11 novembre 2008

Centrale a carbone: «Emissioni in regola». Porto Tolle, ecco le controdeduzioni Enel

dal Corriere del Veneto dell'11 novembre 2008

ROVIGO – La centrale di Polesine Camerini, se riconvertita a carbone, rispetterà la normativa e i limiti alle emissioni, e sarà meno impattante di un impianto a gas. In sintesi, è quanto afferma Enel nelle venti pagine di controdeduzioni inviate a fine settembre alle commissioni Via nazionale e regionale, ribattendo alla relazione presentata in giugno dalla Procura di Rovigo, contenente pesanti critiche al progetto di riconversione, tra cui l’accusa di sottovalutare l’impatto su ambiente e persone, la mancanza di proposte alternative e la natura «ordinaria» della rete di monitoraggio.
Rilievi richiesti per scongiurare rischi per la salute della popolazione e per l’ambiente del Delta, ai quali Enel ribatte punto per punto citando studi ed esprimendo contropareri. Si parte rigettando la critica di avere proposto una sola opzione,senza prendere ad esempio in considerazione l’ipotesi del metano, che risolverebbe il problema dell’incompatibilità con la legge regionale sul Parco del Delta. Secondo la società, invece, l’adozione del gas è poco conveniente innanzitutto dal punto di vista economico: «L’ipotesi di alimentare la centrale dal costruendo rigassificatore di Porto Viro comporterebbe, diventando questo unico fornitore, sia una dipendenza tecnico-economica dal medesimo, sia un grave nocumento per la sicurezza e la continuità degli approvigionamenti».

sabato 8 novembre 2008

Centrale a carbone: «Emissioni sottostimate». Porto Tolle, ecco la relazione che ha fermato la Via

dal Corriere del Veneto dell'8 novembre 2008

ROVIGO – «Il progetto di riconversione di Polesine Camerini sottostima le reali emissioni in atmosfera». Lo afferma una relazione tecnica della Procura di Rovigo, consegnata alle commissioni Via nazionale e regionale per segnalare criticità nel passaggio al carbone. Proprio i pesanti rilievi contenuti nelle ottanta pagine del documento sarebbero all’origine dello stop imposto all’iter dalla commissione Via regionale, che all’Enel ha presentato ben 23 richieste di chiarimento.
Secondo la Procura, infatti, le emissioni di sostanze nocive sarebbero più alte di quanto stimato da Enel, mentre si rileva l’assenza di proposte alternative al carbone e un sistema di monitoraggio insoddisfacente. «È una stroncatura», valuta l’avvocato Matteo Ceruti di Italia Nostra. Sono state proprio le associazioni contro la riconversione a portare alla luce il documento, dopo una visita al ministero dell’Ambiente. Autore del «blitz», Giorgio Crepaldi del comitato di Porto Tolle: «È un documento clamoroso, che conferma le nostre perplessità».

venerdì 10 ottobre 2008

«Quando all’Odeon c’erano Gassman e Vianello»

pubblicato sul Corriere del Veneto

Luciana Pellegrini nel 1975 (foto Biasioli)
«L’Odeon è destinato a finire. Ma così se ne andrà un pezzo di storia di Rovigo». In pensione da diversi anni, Luciana Pellegrini se la ricorda bene la storia del «suo» cinema, dalla nascita ai tempi d’oro, fino all’avvento del multisala.
Lei, che alla biglietteria dell’Odeon è stata per quarantuno anni, lancia un appello per salvare l’ultimo cinema rimasto in centro, ma al tempo stesso si dice sfiduciata: «Non è più l’Odeon che ho conosciuto io. E’ destinato a finire perchè nessuno vuole investire denaro per tenerlo in vita. Eppure mi chiedo se non si potevano tentare altre soluzioni».

mercoledì 8 ottobre 2008

Caro acqua, a Rovigo le bollette più alte del Veneto

pubblicato sul Corriere del Veneto l'8 ottobre 2008

ROVIGO – Ancora una bocciatura per le bollette dell’acqua dei rodigini, le più salate del Veneto. Questa volta è l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva a fare i conti: i polesani spendono ogni anno 340 euro, più del doppio rispetto agli abitanti di Venezia, in coda alla lista con una bolletta annua di 150 euro.
La stima di Cittadinanzattiva si basa sul consumo medio di una famiglia di tre persone, calcolato in 192 metri cubi all’anno. Le famiglie rodigine ne escono tartassate: la loro spesa annua è ben al di sopra della media regionale (207 euro) e perfino di quella nazionale (229 euro). Salta all’occhio anche la differenza con il rapporto 2006, in cui il costo annuo medio, tra l’altro fermo rispetto all’anno precedente, era 296 euro. Calcolatrice alla mano, una differenza di oltre il 14%.

sabato 9 agosto 2008

"La pista ciclabile è pericolosa". La Polstrada scrive al Comune

pubblicato sul Corriere del Veneto

La pista ciclabile della rotatoria di viale Tre Martiri è pericolosa per le biciclette. A dirlo non sono i residenti ma il comandante della polizia stradale, che l'ha messo nero su bianco in una lettera. Al comando l'associazione Fiab - Amici della Bici di Rovigo aveva presentato un esposto a fine luglio, denunciando difetti di costruzione e una viabilità inadeguata. Tra le pecche più evidenti, l'uscita dalla rotatoria contromano sulla strada, la discontinuità del percorso che costringe a uscire dalla ciclabile e viaggiare a fianco degli automezzi e la presenza di grossi bulloni sporgenti dal guardrail ad altezza di ginocchio.

mercoledì 16 luglio 2008

Un pennacchio nero su Porto Tolle

Pubblicato su carta.org

Gli abitanti di Porto Tolle, dicono, sanno leggere il fumo che esce dalla centrale Enel di Polesine Camerini. E l’insolito pennacchio nero sputato dalla ciminiera la sera del 2 luglio scorso li ha messi subito in allarme, ricordando loro i tempi in cui, dopo quegli sbuffi, dal cielo scendevano piogge acide e strane sostanze oleose. Giorgio Crepaldi, coordinatore del comitato «Cittadini liberi», lo ha fotografato, segnalando l’anomalia alle autorità competenti e alla procura di Rovigo, chiedendo di fare chiarezza sull’episodio. Il comitato, del resto, si batte da anni contro i danni provocati dalle emissioni all’ambiente e alla salute degli abitanti. E teme che si ripetano le ricadute di sostanze dannose per cui già nel 2006 il tribunale di Rovigo ha condannato Enel a risarcire gli abitanti del comune del basso Polesine. Per ora nessuna risposta dalla istituzioni.

martedì 8 luglio 2008

Polesine Camerini, spento il gruppo della "fumata nera"

dal Corriere del Veneto dell'8 luglio 2008

ROVIGO – «Emergenza» rientrata a Polesine Camerini, dopo la denuncia lanciata sabato dal Comitato «Cittadini Liberi» di Porto Tolle, che ha documentato un’anomala fumata nera dal camino della centrale.
Un episodio ancora da spiegare, così come resta da conoscere quali sostanze contenesse il pennacchio di fumo fotografato la sera del 2 luglio scorso. L’unica certezza sembra essere che nei giorni scorsi sarebbe tornato in funzione uno dei gruppi fermati nel 2006, quando si decise di mantenere in funzione solo il gruppo 4, l’unico dei quattro adattato per funzionare con olio a basso contenuto di zolfo. Con l’arrivo dell’estate la società Terna avrebbe infatti richiesto all’Enel di aumentare la produzione di energia elettrica, per scongiurare il rischio di blackout causati dall’aumento dei consumi.

martedì 1 luglio 2008

Ma da che parte sta il governatore?

da La Piazza di luglio 2008

Doveva facilitare la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini, modificando la legge sul Parco del Delta, l’emendamento presentato dai consiglieri regionali del Pd Carlo Alberto Azzi e Franco Frigo. Ma l’intervento del governatore Giancarlo Galan, che dichiara di voler bocciare l’emendamento, ha mandato a monte tutto: “Il mio voto contrario – dice – si motiva con il fatto che esiste già un parere della Via nazionale e regionale. Inoltre il nuovo governo non mi ha mai formulato nessuna richiesta in merito alla riconversione”.

lunedì 30 giugno 2008

A Rovigo l'intolleranza paga?

pubblicato su CartaQui EstNord n.23, giugno 2008

Un progetto di integrazione, varato dalla giunta rodigina, inizialmente accettato da tutte le parti, viene usato come pretesto per scatenare una campagna xenofoba. Per ora, la manovra delle destre è fallita miseramente.

Lo avevano promesso dopo la vittoria alle amministrative: «Anche Rovigo tornerà in mano al centrodestra». Nel comune capoluogo, in cui la Lega Nord ha conquistato il 15% dei consensi, il pretesto per fare a pezzi la giunta di centrosinistra guidata da Fausto Merchiori, oltretutto già indebolita dalle contese interne al Pd, non poteva che essere un’altra «emergenza immigrati».

venerdì 9 maggio 2008

Bar e negozi nelle frazioni salvati da cinesi e nordafricani

pubblicato sul Corriere del Veneto

Il segreto degli imprenditori cinesi? Lavorano molto e scelgono le attività che gli italiani trascurano. A farlo notare è Daniele Tecchiati, direttore dell’Ascom, riflettendo sul boom rilevato dalla Camera di Commercio nel 2007. Gli orientali sono un terzo delle 1.566 attività con titolare immigrato in Polesine, cresciuti del 39.4% in un anno. «Una presenza vistosa nel settore artigianale - dice Tecchiati - ma presente anche nei servizi. Abbiamo già alcuni iscritti e hanno assimilato le nostre regole. Più critico il fronte degli ambulanti, che offrono in genere prodotti di scarsa qualità. Nel settore della ristorazione, invece, la concorrenza è equilibrata: i clienti distinguono l’offerta di un gestore italiano da quella dello straniero». La formula del successo è semplice: «Sono grandi lavoratori e occupano spazi lasciati scoperti dagli italiani. A differenza dei nostri ragazzi, accettano anche nei fine settimana».

giovedì 8 maggio 2008

Aironi e pesci, rischio estinzione nel Delta

dal Corriere del Veneto dell'8 maggio 2008

ROVIGO – E’ l’ecosistema italiano con la maggior ricchezza di specie animali e vegetali. Ma ora il Delta del Po è a un bivio: la mano dell’uomo, dopo averne disegnato il territorio per secoli, rischia di romperne il delicatissimo equilibrio. A lanciare l’allarme l’etologo Danilo Mainardi e i rappresentanti del Wwf: a rischio molte varietà di uccelli, ma anche i rari anfibi e le numerose specie ittiche. La minaccia viene dai progetti di insediamenti industriali e da un turismo di massa che stravolgerebbe per sempre uno degli ambienti più pregiati del bacino mediterraneo. Per salvarlo scendono in campo, su iniziativa della rivista Geo, esperti del Wwf e dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica: da domani fino a domenica, in occasione delle giornate italiane della biodiversità, realizzeranno il censimento di tutte le specie animali e vegetali che popolano golene e scanni, canneti e corsi d’acqua, valli e spiagge del delta polesano. Anche per impedire che questa straordinaria bellezza non venga distrutta.

venerdì 25 aprile 2008

Diritti, apre lo sportello per i transessuali

dal Corriere del Veneto del 25 aprile 2008


ROVIGO – Aprirà per ora solo un paio di giorni la settimana, a partire da lunedì, lo «Sportello a colori», il primo in provincia rivolto a transessuali, travestiti e transgender. A realizzarlo, in collaborazione con la Caritas Diocesana, il «Centro Francescano d’Ascolto», uno degli storici punti di riferimento del volontariato nel carcere di Rovigo, ma soprattutto una delle associazioni più sensibili ai fenomeni «invisibili» della società rodigina. Fu infatti proprio l’associazione guidata da Livio Ferrari, qualche anno fa, a descrivere compiutamente il fenomeno della prostituzione a Rovigo, invisibile sulle strade ma ben presente negli appartamenti e in molti night club, come rivelato poi da vari episodi di cronaca.

Merchiori: "Sul Censer fiducia a Borgato"

dal Corriere del Veneto del 25 aprile 2008


ROVIGO – «Il conti del Cen.Ser sono sulla via del riequilibrio. Il deficit c’è perché si pagano gli investimenti fatti». Conferma piena fiducia, il sindaco Fausto Merchiori, nei confronti del presidente Massimo Borgato e nel futuro dell’area fieristica di viale Porta Adige. Non ci sta proprio, dice, a drammatizzare il bilancio 2007, in perdita di 733mila euro. «Il Cen.Ser ha un capitale di milioni di euro – esclama – E oggi, con una oculata politica di gestione, sta recuperando il proprio equilibrio finanziario. Con il presidente c’è piena intesa». Intesa che, aggiunge, sarà ribadita nell’assemblea del 6 maggio. Quanto ai debiti, vengono da lontano: «Facciamo presente che il deficit in precedenza era molto più alto – puntualizza Merchiori – E poi ci sono i finanziamenti da restituire. Si stanno ripagando gli investimenti e ciò non può avvenire in quindici giorni. D’altro canto, se non avessero realizzato le strutture, non avrebbero debiti, ma nemmeno sarebbero possibili molte iniziative».

giovedì 24 aprile 2008

Censer, richiamo dai revisori. "Interventi rapidi sui conti"

dal Corriere del Veneto del 24 aprile 2008

ROVIGO – Un intervento rapido per ridare ossigeno al Cen.Ser. Lo invocano i revisori dei conti, nei richiami presentati a margine del bilancio 2007. «L’esposizione finanziaria a breve della società – scrivono – necessita di un intervento rapido, atto a garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo, assicurando il necessario respiro alla gestione». Chiedono attenzione, i revisori, per la situazione della società, pur non dimenticando come la crescita dell’attività ci sia stata: «Al risultato economico dell’esercizio ha concorso, in particolare, il sensibile incremento dell’attività fieristica – annotano – resosi possibile pure contenendo le spese di gestione rispetto all’esercizio precedente; permane, invece, l’ingente peso degli oneri finanziari, al punto che esso costituisce oltre il 35% dell’ammontare della perdita».

mercoledì 23 aprile 2008

Nogara Mare, pareri e conflitti per l'ennesima strada a pedaggio

da La Piazza del 23 aprile 2008


Era in programma da decenni e ora sembra vicina a realizzarsi. E’ la Nogara mare, l’autostrada che taglierà in due il Polesine, congiungendo la provincia di Verona al basso Polesine e raccordandosi idealmente con altre due autostrade oggi incompiute: in alto Polesine la futura Valdastico Sud, a est la Romea commerciale. Su di essa si concentrano promesse di sviluppo, ma anche preoccupazioni per l’impatto sul territorio. Non solo le associazioni per l’ambiente, che vedono nella nuova autostrada un’altra colata di cemento pronta a rovinare l’ultimo angolo immacolato del Nordest, ma anche le associazioni dei consumatori, che aggiungono al conto il fatto che, con la trasformazione della superstrada Transpolesana in una strada a pedaggio, i polesani perderanno una strada cruciale per gli spostamenti tra medio e alto Polesine. Le istituzioni cercano soluzioni, chiedendo benefici e modifiche al tracciato. Ma intanto è già sorto il primo comitato, a Pontecchio, per opporsi all’arrivo di caselli e viadotti. Proprio Fabio Occhiali del Comitato ci spiega i motivi del “no”. Ben diverso il parere dell’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Daniele Chiarioni, entusiasta nel vedere realizzata un’opera tanto a lungo attesa. 

Sei proposte delle associazioni per il futuro

da La Piazza del 23 aprile 2008 



Le Politiche Sociali e il Terzo Settore trovano ampio spazio in ogni campagna elettorale, ma molto meno nelle manovre finanziarie e nei bilanci degli enti locali. Anche nel corso di questa campagna elettorale non sono mancate promesse e proposte al mondo del volontariato da parte dei candidati di entrambi gli schieramenti. Ma la sensazione di molte associazioni è che alla fine cambierà molto poco. Eppure le proposte non mancano: sono le stesse associazioni di volontariato a lanciarne qualcuna, alla vigilia delle elezioni, al candidato che governerà il paese.

Tutto ciò che va sprecato non fa bene al portafogli

da La Piazza del 23 aprile 2008


I consumatori vanno incontro a tempi duri. L’aumento di benzina e gasolio fa crescere i costi di produzione e trasporto di molti prodotti. E crescono i prezzi dei beni di prima necessità, a partire dal pane, che nel 2007 ha conosciuto impennate record. Allo stesso tempo l’inquinamento atmosferico mette a rischio la salute dell’intero pianeta, mentre le comunità locali si trovano alle prese con lo smaltimento di una mole sempre più ingombrante di rifiuti. Per uscire da questa situazione, allora, le associazioni dei consumatori hanno stilato una lista di suggerimenti per un “consumo intelligente”.

Cen.Ser, un buco da 700mila euro

dal Corriere del Veneto del 23 aprile 2008

ROVIGO – Tempo di bilancio anche per l’area fiera: a maggio l’assemblea dei soci del Cen.Ser si riunirà per discutere un consuntivo ancora una volta in passivo, nonostante la crescita dell’attività fieristica.
Cen.Ser spa chiude il 2007 con un deficit di circa 733mila euro. Un «buco» notevole, sebbene inferiore al passivo di oltre 953mila euro registrato alla fine dell’anno precedente. Pesano ancora le spese di gestione, notevolmente superiori ai ricavi: a fronte di oltre 908mila euro incassati in un anno, di cui più di 532mila direttamente da vendite e prestazioni, sono usciti dalle casse della società un milione e 371 euro.

martedì 15 aprile 2008

Battaglini, "Monumento da spostare. Zancanaro non lo voleva allo stadio"

dal Corriere del Veneto del 15 aprile 2008

ROVIGO - «Anche Cesare Zancanaro non era contento della collocazione all’interno dello stadio del suo monumento dedicato a Battaglini». Lo ricorda Italo Sorice, attuale preparatore atletico del Gruppo Canoe Polesine, nel leggere della querelle sulla collocazione della statua di «Maci». In anni lontani, Sorice aveva collaborato con lo scultore rodigino, disegnando bozzetti per alcune sculture. «Allora il maestro Zancanaro disse che la posizione scelta non valorizzava la sua opera, ad esempio era troppo in disparte. Oggi, poi, in occasione di certe manifestazioni viene spesso coperta da altri manufatti mobili». E’ a partire da queste considerazioni che Sorice si schiera a favore della proposta del Comune di trasferire il monumento all’esterno delle mura dello stadio Battaglini, in una grande area dismessa al centro della rotatoria di viale Porta Adige. Ipotesi contro cui un gruppo di sostenitori del Rugby Rovigo ha promosso una petizione, cui hanno aderito oltre 380 firmatari: la scultura dedicata a Battaglini, dicono, deve rimanere nello stadio che porta il suo nome.

venerdì 11 aprile 2008

Un dibattito senza carbone

pubblicato su CartaQui EstNord n. 13

La proposta ha tutte le carte in regola: un meeting internazionale sui cambiamenti climatici che mette al centro del dibattito non le grandi potenze mondiali, ma gli enti locali. E’ la sfida lanciata il 2 aprile dalla “Conferenza europea sul clima”, promossa dalla Provincia di Rovigo, che ha visto incontrarsi a Rovigo circa trecento rappresentanti di municipi e comunità locali, provenienti da 36 paesi. Nell’organizzazione dell’evento sono coinvolti, tra gli altri, Legambiente Veneto e le Agende 21 locali italiane.

mercoledì 9 aprile 2008

"Battaglini, il monumento resti dov'è"

dal Corriere del Veneto del 9 aprile 2008

ROVIGO – «Il monumento a Mario Battaglini deve rimanere nello stadio, il posto in cui ha vissuto “Maci”». La proposta di trasferire altrove la scultura di Cesare Zancanaro dedicata al padre del rugby rodigino proprio non piace alla famiglia di Isidoro Quaglio.
Proprio il campione recentemente scomparso, legato a Battaglini da una profonda amicizia, pochi giorni prima della morte aveva aderito assieme alla moglie Gisella e alla figlia Enrica alla petizione lanciata in internet da alcuni sostenitori della FemiCz Rovigo, contro l’ipotesi di trasferire il monumento nei pressi della rotatoria di viale Porta Adige. A presentare la mozione, il consigliere comunale Gianluca Nonnato e approvata dal Consiglio Comunale nell’ottobre scorso con 17 voti a favore e 9 astenuti.

martedì 8 aprile 2008

"Gli industriali vogliono distruggere l'Interporto"

dal Corriere del Veneto dell'8 aprile 2008


ROVIGO – «Siamo un’infrastruttura che vale oltre 42 milioni di euro, altro che stipendificio. In nome di quali interessi gli industriali vogliono distruggere l’Interporto?» Non è proprio andata giù a Mario Borgatti, presidente di Interporto Spa, l’attacco sferrato dai rappresentanti di Confindustria e Api alla gestione dell’area intermodale di Borsea, dopo il nuovo passivo nel bilancio della partecipata. Dalle associazioni degli imprenditori un invito: affidare la partecipata a tecnici, togliendola alla gestione politica. «Ma vorrei ricordare agli industriali – ribatte Borgatti – che il Cda di cui sono presidente è composto da professionisti come Paolo Reale, vicepresidente di Confindustria, Agostino Melloni, ex presidente dell’Api e Gian Michele Gambato, presidente di Sistemi Territoriali Spa».

Cambio di sede per "Maci". Insorge il mondo del rugby

dal Corriere del Veneto dell'8 aprile 2008

ROVIGO – Insorge il mondo del rugby contro la decisione del Comune di spostare il monumento a Mario Battaglini dallo stadio di via della Costituzione. La protesta viaggia principalmente in internet, con una petizione che ha già raccolto 370 firme.
La mozione, presentata nell’ottobre scorso dal consigliere comunale Gianluca Nonnato, prevederebbe la collocazione della scultura di Cesare Zancanaro in un’area dismessa di viale Porta Adige, in prossimità del Cen.Ser. Proposta approvata, tra l’altro, quasi all’unanimità: 17 voti favorevoli, 9 astenuti e nessun contrario. Non apprezzano, invece, alcuni fan del Rugby Rovigo, che dal blog dedicato alla squadra del cuore hanno di recente lanciato una petizione per chiedere che l’opera resti dov’è: l’area scelta come nuova collocazione, dicono, «richiederebbe di per sé una pesante riqualificazione e allo stato attuale appare irraggiungibile a qualsiasi visitatore, sia a piedi che in bicicletta, data la presenza di guardrails e l'alta velocità di percorrenza degli automezzi all'interno della rotatoria stessa».

domenica 6 aprile 2008

"Buco" all'interporto, Borgatti attacca il Comune

dal Corriere del Veneto del 6 aprile 2008

ROVIGO - «Noi abbiamo rilanciato l’Interporto. E’ colpa del Comune se il bilancio è in passivo». La cifra la dà il presidente di Interporto Rovigo Spa, Mario Borgatti: 770mila euro il deficit accumulato nel 2007 dalla società. Ma respinge le accuse di cattiva gestione, giunte in questi giorni specialmente dagli industriali. «Va ricordato che i presidenti che mi hanno preceduto, Cesare Guarnieri e Agostino Melloni, rappresentavano proprio gli industriali e le piccole e medie imprese – ribatte – Quando ci è stata consegnata la gestione, il debito era di sei miliardi di lire e l’intero Interporto era bloccato dal Ministero dell’Ambiente per motivi di sicurezza idraulica».

venerdì 4 aprile 2008

Vota carbone: si può fare

pubblicato su CartaQui EstNord n. 12

“Carbone pulito: si può fare”. Con questo slogan i lavoratori di Polesine Camerini hanno accolto Walter Veltroni durante la tappa a Rovigo della sua tournée elettorale. La riconversione a carbone della centrale Enel fa sentire il proprio peso sulla campagna elettorale, specie a Porto Tolle, dove il prossimo 13 e 14 aprile si voterà anche per rinnovare la carica di sindaco. Nel Comune che dagli anni Ottanta ospita sul proprio territorio la centrale termoelettrica, è l’Enel a decidere i destini politici, mettendo sul piatto posti di lavoro, una Ici da sette milioni di euro l’anno e sponsorizzazioni agli eventi locali.

Interporto, Marangon sfida Comune e Provincia

dal Corriere del Veneto del 4 aprile 2008

ROVIGO – «Comune e Provincia dimostrino con i fatti di credere ancora nell’Interporto. Altrimenti cedano tutto ai privati». Lancia una sfida, l’assessore regionale Renzo Marangon, prendendo le difese del presidente di Interporto Spa e collega di partito Mario Borgatti. Nonostante il deficit di 700mila euro nel bilancio 2007, Marangon non ci sta a sentir parlare di un Interporto in crisi. E non manda giù le dichiarazioni degli industriali, rei di aver descritto la società come un altro «stipendificio», invitando i politici a farsi da parte.
«Sono attacchi superficiali e al limite della volgarità – ribatte – Evidentemente non ricordano che, fino al 2000, i presidenti sono stati espressione delle associazioni di categoria E soprattutto non conoscono la quantità di investimenti dall’arrivo di Borgatti: oltre 27 milioni di euro. Prima c’era solo il deserto. Oggi il valore patrimoniale dell’Interporto, grazie a quanto realizzato negli anni, si aggira intorno ai 43 milioni di euro».

giovedì 3 aprile 2008

Merchiori: "Interporto, piano industriale da rifare"

dal Corriere del Veneto del 3 aprile 2008

ROVIGO - «Difficile sostenere ancora Interporto Spa, se non rivedrà il piano industriale». Lo dice a chiare lettere il sindaco Fausto Merchiori: non sarà il Comune a pagare l’ennesimo bilancio in rosso (700mila euro di passivo nel 2007) della società che gestisce l’area di interscambio merci. Sia perchè la Finanziaria proibisce agli enti locali di rifinanziare le partecipate in passivo, sia perché attende un cambio di rotta dell’attuale gestione prima di aprire le casse. «Ora spetta al Cda proporre come risolvere la situazione – dice Merchiori – Di certo il piano industriale presentato l’anno scorso è completamente da rivedere. La nostra amministrazione avrà difficoltà a dare il proprio sostegno, se non saranno fatte scelte diverse».

mercoledì 2 aprile 2008

"Buco" all'Interporto, industriali all'attacco

dal Corriere del Veneto del 2 aprile 2008

ROVIGO – Il problema dell’Interporto? Una gestione tutta politica e per niente tecnica. E’ una critica unanime, quella dei rappresentanti dell’imprenditoria polesana, di fronte all’ennesimo «buco» nel bilancio di Interporto Spa, la partecipata che gestisce l’area di interscambio merci di Borsea. A preoccupare non sono solo i 700mila euro di deficit del 2007, ma soprattutto l’ennesimo rinvio di un decollo della struttura guidata da Mario Borgatti.
Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria, Antonio Costato: «La politica deve compiere una revisione di come vivono questi enti – dice – Devono capire che si tratta di luoghi di sviluppo economico e non di stipendifici per politici al crepuscolo della loro carriera».

martedì 1 aprile 2008

Interporto, bilancio in rosso di 700mila euro

dal Corriere del Veneto del 1° aprile 2008

ROVIGO – Bilancio in rosso per la società Interporto di Rovigo Spa. I soci della partecipata che gestisce l’area intermodale a ridosso del Canalbianco si sono incontrati ieri per discutere e approvare un consuntivo ancora una volta in forte passivo: quest’anno, infatti, il «buco» si aggirerebbe attorno ai 700mila euro, mentre appare tutt’altro che limpido il futuro di una struttura che stenta ancora a decollare.
Ammette il deficit il presidente Mario Borgatti, che pure minimizza sulla gravità della situazione: «Non è una grossa novità che il bilancio sia in rosso. Si è verificato anche l’anno scorso e la cifra è analoga alle precedenti perdite». Se a questo nuovo passivo seguiranno azioni di risanamento, il presidente si riserva di dirlo solo fra qualche settimana, dopo aver consultato i soci.

giovedì 20 marzo 2008

E l'Enel rilancia: "Centrale a biomasse"

dal Corriere del Veneto del 20 marzo 2008

ROVIGO – Bruciare biomasse nella centrale di Polesine Camerini? Quella di un mix tra pellet e carbone è un’idea che Enel ha da tempo affiancato alla richiesta della riconversione a carbone: il piano mira ad utilizzare il 5% di biomasse su due dei tre gruppi termoelettrici riconvertiti. Ieri a rilanciarla è stato il responsabile delle nuove tecnologie Sauro Pasini, nel corso del convegno «Agroenergie e nuove opportunità di sviluppo in sinergia con il territorio», organizzato da quel Comitato per lo sviluppo che della riconversione ha fatto il perno dei propri piani per il Polesine. Non stupisce dunque che, in un convegno sulle bioenergie, ancora una volta la parola d’ordine sia stata la riconversione a carbone della centrale, che per Pasini sarà l’evento da cui il business delle agroenergie farà il proprio ingresso in Polesine.

sabato 1 marzo 2008

Cosa sarà dell'Interporto di Rovigo?

da La Città di marzo 2007

Sviluppo economico a beneficio del Polesine o espansione industriale a scapito degli abitanti? L’unica certezza, nel dibattito sull’insediamento di una centrale ad olio di colza e di un impianto di macinazione del clinker nell’area dell’Interporto, è la grande confusione creata spesso da un dibattito politico velenoso e polemico, mentre i cittadini di Borsea, Pontecchio e Bosaro si mobilitano per avere chiarezza sulla natura di questi impianti. La preoccupazione diffusa è che la crescita di stabilimenti industriali produca nuove emissioni di polveri in un’area che già presenta valori di Pm 10 due volte superiori a quelli di Rovigo, a causa della vicinanza con la zona industriale e commerciale.

mercoledì 20 febbraio 2008

Uccisero 800 anatre, chiusa Valle Ripiego

dal Corriere del Veneto del 20 febbraio 2008

ROVIGO – Nessuno sconto per il proprietario di Valle Ripiego, l’azienda faunistico venatoria di Porto Tolle in cui, nel novembre scorso, otto cacciatori avevano abbattuto a fucilate quasi 800 anatre in una sola giornata. Tra gli autori della mattanza, scoperta dagli agenti della Polizia Provinciale, lo stesso padrone dell’azienda, che pagherà per tutti: la sua concessione sarà infatti sospesa per un anno, su ordine dell’area Caccia di viale della Pace. Due giorni fa la giunta provinciale ha approvato la sanzione e presto emanerà una determina: per tutta la prossima stagione di caccia, dunque, Valle Ripiego resterà chiusa alle doppiette. E anche se c’è da attendersi che a breve il proprietario colpito impugni l’atto, la Provincia non sembra disposta a tornare sui propri passi.

giovedì 14 febbraio 2008

Il Comune rinuncia alla carta giovani

dal Corriere del Veneto del 14 febbraio 2008

ROVIGO – Che fine ha fatto la «GioCard»? Destino da meteora, quello della carta giovani lanciata nel 2004 dall’assessore alle Politiche Giovanili Aniello Piscopo. La tessera, regalata a tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni, era stata pensata per offrire sconti e agevolazioni nei negozi aderenti, sul modello di quanto avviene nelle città universitarie. Ben 10mila le copie distribuite attraverso le scuole o inviate direttamente a casa ai maggiorenni. Ma con la fine del 2007 è scaduta la convenzione tra Comune e negozi. E per ora nessun segnale di rinnovo. Negozianti e «tesserati» come devono comportarsi?

giovedì 7 febbraio 2008

"Gregotti per la Las Vegas del Delta"

dal Corriere del Veneto del 7 febbraio 2008

ROVIGO – Sono volati di gran carriera a Stoccarda, ieri pomeriggio, i vertici di «Euroworld Italia», dopo aver saputo della lettera con cui Federico Saccardin ha formalizzato alla società l’assenso di massima della Provincia al progetto «Euroworld Park» nel Delta del Po. Lo racconta l’immobiliarista Guido Raule, portavoce della società in Polesine: «Hanno convocato una riunione per stabilire come concretizzare il progetto - afferma Raule - La risposta di Saccardin è ciò che attendevamo: ora spetta a “Euroworld” dimostrare che sta facendo sul serio». Dunque la palla passa ora a «Euroworld Italia», che nell’incontro di due settimane fa a Palazzo Celio aveva promesso di rivelare dettagli del progetto e nomi degli investitori solo il via libera.

martedì 22 gennaio 2008

Euroworld, il vertice non scioglie i dubbi

dal Corriere del Veneto del 22 gennaio 2008

ROVIGO – Ha deluso le aspettative di tutti il vertice convocato ieri pomeriggio a Palazzo Celio per sciogliere i dubbi su «Euroworld», il parco turistico progettato nel Delta del Po da «Euroworld Italia Srl», società italo-tedesca con capitali svizzeri e arabi. A presentarlo una delegazione guidata da Jurgen Kahl, coordinatore del progetto: la stessa che la settimana scorsa ha bussato alle porte di tutti i Comuni del Delta, strappando un assenso di massima alla proposta. Dall’incontro di ieri, invece, sono usciti con l’amaro in bocca: Palazzo Celio rimanda la decisione, in attesa che la terza commissione, incaricata di studiare la proposta, completi le valutazioni. La presenza della delegazione di «Euroworld Italia», d’altro canto, non ha chiarito nemmeno i dubbi espressi in queste settimane sia sulla natura del progetto, sia sugli investitori.

domenica 20 gennaio 2008

Ospedale, i ciclisti invadono la rotatoria

 dal Corriere del Veneto del 20 gennaio 2008

ROVIGO – «Dopo un mese e mezzo, sulla rotatoria di viale Tre Martiri non è stato fatto nulla». E’ la denuncia del gruppo di ciclisti che ieri pomeriggio ha invaso la rotonda dell’ospedale per protestare contro un’opera che, nonostante le rassicurazioni di Palazzo Nodari e Veneto Strade, continua a rendere dura la vita di chi viaggia su due ruote. I manifestanti, una ventina tra membri dell’associazione «Amici della Bici - Fiab» e semplici cittadini, hanno percorso la rotatoria per mettere in evidenza tutti i difetti della nuova viabilità. «Preoccupazioni espresse a Veneto Strade già prima dell’inaugurazione, ma senza risultati», spiega Antonio Gambato della Fiab. Tant’è che, immediatamente dopo l’apertura della rotonda, i ciclisti avevano elencato alla società e al Comune i disagi dovuti alle irregolarità della ciclabile e al restringimento delle corsie, ottenendo un vertice con gli assessori Raffaella Salmaso e Graziano Azzalin.

venerdì 18 gennaio 2008

Il Polesine è una Disneyland

 pubblicato su CartaQui EstNord n.1

Nel 2013 vedremo la tour Eiffel svettare sulle valli dal pesca del Delta del Po. Questo almeno è il sogno di Euroworld Italia, società con sede a Verona guidata dal tedesco Jurgens Khal, intenzionata a far nascere entro sei anni “Euroworld park”, faraonico parco turistico nel Delta che promette di attirare quotidianamente trentamila visitatori. Il cuore dell’idea è un’Europa in miniatura composta da 47 paesi, ciascuno evocato attraverso i monumenti più celebri, dall’acropoli al Big Ben, ma anche con boutique, ristoranti, caffetterie e altri templi del consumismo.

domenica 13 gennaio 2008

Gli industriali bocciano Euroworld

dal Corriere del Veneto del 13 gennaio 2008


ROVIGO – Industriali e ambientalisti bocciano in coro il progetto «Euroworld». Un’alleanza inedita, quella tra Confindustria, Wwf e Verdi, nettamente contrari al gigantesco insediamento che la società «Euroworld Italia» mira a realizzare nei territori comunali di Porto Viro e Porto Tolle, tra Pila e la foce del Po di Levante. Pareri che confermano, seppure con motivazioni diverse, il carattere controverso di un progetto di dimensioni colossali in un’area sensibile come il Delta: 124 Km quadrati di superficie, destinati ad ospitare un’Europa in miniatura e una vasta gamma di strutture per accoglienza, ristorazione e intrattenimento, che secondo i promotori dovrebbero attirare 30mila turisti ogni giorno, portando sviluppo economico e migliaia di posti di lavoro in Polesine. Ma i primi ad affossare la proposta «Euroworld» sono proprio gli industriali. «Anche se nella nostra provincia non mancano i mitomani, noi abbiamo ritenuto di non dare credito a questa iniziativa», commenta lapidario Antonio Costato, presidente di Confindustria.

sabato 12 gennaio 2008

Alberghi, casinò, eliporto. Ecco il progetto Euroworld

dal Corriere del Veneto del 12 gennaio 2008

ROVIGO – «E’ il più grande progetto edilizio dell’Unione Europea, attrarrà ogni giorno trentamila visitatori». Così Guido Raule, responsabile della Direzione Commerciale della società veronese Euroworld Italia, presenta il progetto «Euroworld»: 124 Km quadrati di insediamenti tra i Comuni di Porto Viro e Porto Tolle, l’isola di Albarella e Ca’ Zuliani. Un’opera di dimensioni faraoniche, comprendente Euroworld Park, sorta di Europa in miniatura che proporrà una visita attraverso ben 47 paesi europei, rappresentati non solo dai monumenti più noti, ma anche da prodotti tipici, boutique di abbigliamento e ristoranti. Ancora più impressionanti le dimensioni delle Aree Euroworld in prossimità del parco: qui, tra terre emerse e valli da pesca, troveranno spazio un “acquaworld”, alcuni alberghi, un campeggio, un villaggio turistico, un campus universitario, un centro medico, un maneggio, un campo da golf, uno da tennis, un teatro e un casinò. E ancora, un circuito automobilistico, un aeroporto e un eliporto.

venerdì 4 gennaio 2008

Centrale Enel, caccia e strage di fenicotteri. Ambiente, maglia nera del Wwf al Polesine

dal Corriere del Veneto del 4 gennaio 2008




ROVIGO – Il Wwf dà una maglia nera al Polesine. Caccia indiscriminata nelle valli del Delta, fenicotteri avvelenati dal piombo e riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini. Sono tre i punti negativi che fanno comparire il Polesine ben tre volte nella hit parade dei dieci fatti ambientali negativi italiani nel corso del 2007. Nella classifica il quarto posto, per gravità, è riservato alla centrale Enel di Porto Tolle, ancora al centro del dibattito sulla possibile riconversione a carbone: progetti che, dice il Wwf, se andassero in porto farebbero aumentare le emissioni di Co2 dell’Italia, proprio mentre il protocollo di Kyoto impone una riduzione. A guadagnare la sesta posizione è invece la strage di fenicotteri rosa nella valle Pozzadini per avvelenamento da piombo.