venerdì 4 gennaio 2008

Centrale Enel, caccia e strage di fenicotteri. Ambiente, maglia nera del Wwf al Polesine

dal Corriere del Veneto del 4 gennaio 2008




ROVIGO – Il Wwf dà una maglia nera al Polesine. Caccia indiscriminata nelle valli del Delta, fenicotteri avvelenati dal piombo e riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini. Sono tre i punti negativi che fanno comparire il Polesine ben tre volte nella hit parade dei dieci fatti ambientali negativi italiani nel corso del 2007. Nella classifica il quarto posto, per gravità, è riservato alla centrale Enel di Porto Tolle, ancora al centro del dibattito sulla possibile riconversione a carbone: progetti che, dice il Wwf, se andassero in porto farebbero aumentare le emissioni di Co2 dell’Italia, proprio mentre il protocollo di Kyoto impone una riduzione. A guadagnare la sesta posizione è invece la strage di fenicotteri rosa nella valle Pozzadini per avvelenamento da piombo.
Decine gli esemplari uccisi in questi mesi dall’ingestione dei pallini da caccia, dispersi a tonnellate nelle sabbie e nelle lagune del Delta. Ai danni causati dalle doppiette il Wwf affianca, al decimo posto, l’uso illegale dei richiami elettroacustici: nonostante il divieto imposto dall’Amministrazione Provinciale, anche nell’ultima stagione di caccia sono stati numerosi i rinvenimenti degli apparecchi che attirano le prede imitandone il canto. Unica nota positiva, chiosa l’associazione, «mai come nel 2007 vi sono stati da parte degli organi di vigilanza venatoria così tanti sequestri giudiziari di questi dispositivi».
«La Polizia Provinciale ha svolto un lavoro encomiabile, scoprendo le mattanze in certe aziende faunistiche e reprimendo comportamenti illegali», replica l’assessore alla Caccia Gino Sandro Spinello. Che tuttavia ammette la difficoltà a fermare l’illegalità: «Sembra ad esempio che in un’occasione quattro cacciatori siano riusciti ad uccidere tremila esemplari – dice – Ma non è stato possibile individuare i responsabili. Anche perché i capi abbattuti verrebbero sotterrati per sfuggire ai controlli». Quanto alle responsabilità politiche, Spinello chiama in causa ancora la Regione: «L’assessore Donazzan sta smantellando le regole che garantivano una caccia equilibrata – accusa – favorendo invece il ritorno alla logica dello “sparare a tutto ciò che si muove” e alla caccia d’elite».

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