martedì 22 gennaio 2008

Euroworld, il vertice non scioglie i dubbi

dal Corriere del Veneto del 22 gennaio 2008

ROVIGO – Ha deluso le aspettative di tutti il vertice convocato ieri pomeriggio a Palazzo Celio per sciogliere i dubbi su «Euroworld», il parco turistico progettato nel Delta del Po da «Euroworld Italia Srl», società italo-tedesca con capitali svizzeri e arabi. A presentarlo una delegazione guidata da Jurgen Kahl, coordinatore del progetto: la stessa che la settimana scorsa ha bussato alle porte di tutti i Comuni del Delta, strappando un assenso di massima alla proposta. Dall’incontro di ieri, invece, sono usciti con l’amaro in bocca: Palazzo Celio rimanda la decisione, in attesa che la terza commissione, incaricata di studiare la proposta, completi le valutazioni. La presenza della delegazione di «Euroworld Italia», d’altro canto, non ha chiarito nemmeno i dubbi espressi in queste settimane sia sulla natura del progetto, sia sugli investitori.
Il primo a schivare questo aspetto è Guido Raule, responsabile della Direzione Commerciale: «Chiediamo di valutare un’idea – dice – Lasciamo perdere considerazioni sulle persone coinvolte». Chiaro riferimento alle recenti critiche di Maurizio Ferro, portavoce del Comitato per lo Sviluppo del Polesine, incentrate sul «curriculum» del coordinatore: «Kahl, per insolvenza, ha avuto guai con la giustizia a Monaco, nel 2004, mentre in Svizzera risulta indagato». Ma i dubbi riguardano anche le cifre previste: 30mila visitatori al giorno, 40mila posti di lavoro, investimenti per 22miliardi di euro. Quanto basta per esigere maggiori dettagli. A rompere il ghiaccio, il parlamentare di An Luca Bellotti: «Non sono contrario a investimenti sul nostro territorio, ma vogliamo sapere chi siete, chi c’è dietro a Euroworld e quali garanzie ci date». Ma Kahl rovescia la prospettiva: «Non forniremo dettagli sugli investitori finché la Provincia non si esprimerà». Ma l’incontro si chiude senza risposte, se non la promessa che saranno completate le valutazioni: oggi stesso il comitato del Parco dovrebbe consultarsi sul progetto, mentre venerdì il dibattito potrebbe approdare in Consiglio Provinciale. «Segnali positivi, ma i tempi sono ancora lunghi», commenta deluso Raule. E Kahl impone un termine: «Se entro la fine del mese non decidono, andremo altrove».

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