sabato 12 gennaio 2008

Alberghi, casinò, eliporto. Ecco il progetto Euroworld

dal Corriere del Veneto del 12 gennaio 2008

ROVIGO – «E’ il più grande progetto edilizio dell’Unione Europea, attrarrà ogni giorno trentamila visitatori». Così Guido Raule, responsabile della Direzione Commerciale della società veronese Euroworld Italia, presenta il progetto «Euroworld»: 124 Km quadrati di insediamenti tra i Comuni di Porto Viro e Porto Tolle, l’isola di Albarella e Ca’ Zuliani. Un’opera di dimensioni faraoniche, comprendente Euroworld Park, sorta di Europa in miniatura che proporrà una visita attraverso ben 47 paesi europei, rappresentati non solo dai monumenti più noti, ma anche da prodotti tipici, boutique di abbigliamento e ristoranti. Ancora più impressionanti le dimensioni delle Aree Euroworld in prossimità del parco: qui, tra terre emerse e valli da pesca, troveranno spazio un “acquaworld”, alcuni alberghi, un campeggio, un villaggio turistico, un campus universitario, un centro medico, un maneggio, un campo da golf, uno da tennis, un teatro e un casinò. E ancora, un circuito automobilistico, un aeroporto e un eliporto.
La mobilità tra i vari punti della vasta area sarà garantita da una rete stradale di 30 Km, un servizio di navi e traghetti e perfino una funicolare sospesa sulle acque. Non meno stupefacenti i numeri presentati nello studio di prefattibilità e compatibilità, già consegnato ai Comuni interessati e alla Provincia. Ben 30mila visitatori al giorno e soprattutto oltre 40mila posti di lavoro: 10mila persone troverebbero impiego nel solo “Euroworld Park”, mentre 25mila sarebbero richieste nelle “Euroworld Aree”, negli ambienti circostanti e nelle aziende complementari, cinquemila opererebbero nei settori ristorazione, accoglienza e intrattenimento e un migliaio nel management. Costo dell’opera, 22 miliardi di euro, già depositati in una banca di Zurigo. Finanziatori assolutamente credibili, assicura Raule: «La casa madre Euroworld Europa è in Germania, ma ha collegamenti societari in Svizzera e importanti investitori inglesi, tedeschi, svizzeri e dell’emirato di Dubai». Se i soldi per il progetto sono dunque già in cassa, manca solo il via libera allo studio di prefattibilità, da cui Euroworld Italia potrebbe poi partire per la stesura di un progetto: «Se riceveremo un assenso, potremo avviare la progettazione secondo le indicazioni degli enti locali e nel rispetto delle norme territoriali». Ieri pomeriggio il vicepresidente della Provincia Gino Sandro Spinello ha incontrato a Palazzo Celio una delegazione di Euroworld Italia, composta dal coordinatore generale del progetto Jürgen Kahl, dal coordinatore alla progettazione Orazio Borghesani e da Raule stesso. «Abbiamo dato disponibilità ad un incontro con capigruppo e consiglieri per discutere dello studio», dice Spinello. Risposta che non ha soddisfatto gli investitori: «Dai Comuni abbiamo già un assenso scritto – dice Raule – La Provincia decida cosa fare, altrimenti trasferiremo tutto in Croazia o Spagna». Dalla Provincia, tuttavia, massima prudenza: «Va valutato l’impatto sul territorio di così tanti visitatori ogni giorno», commenta l’assessore all’ambiente Chinaglia.

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