domenica 20 gennaio 2008

Ospedale, i ciclisti invadono la rotatoria

 dal Corriere del Veneto del 20 gennaio 2008

ROVIGO – «Dopo un mese e mezzo, sulla rotatoria di viale Tre Martiri non è stato fatto nulla». E’ la denuncia del gruppo di ciclisti che ieri pomeriggio ha invaso la rotonda dell’ospedale per protestare contro un’opera che, nonostante le rassicurazioni di Palazzo Nodari e Veneto Strade, continua a rendere dura la vita di chi viaggia su due ruote. I manifestanti, una ventina tra membri dell’associazione «Amici della Bici - Fiab» e semplici cittadini, hanno percorso la rotatoria per mettere in evidenza tutti i difetti della nuova viabilità. «Preoccupazioni espresse a Veneto Strade già prima dell’inaugurazione, ma senza risultati», spiega Antonio Gambato della Fiab. Tant’è che, immediatamente dopo l’apertura della rotonda, i ciclisti avevano elencato alla società e al Comune i disagi dovuti alle irregolarità della ciclabile e al restringimento delle corsie, ottenendo un vertice con gli assessori Raffaella Salmaso e Graziano Azzalin.
Due le soluzioni prospettate: sfruttare la strada interna dell’agriturismo «Il bosco», con un semaforo a chiamata per consentire di raggiungere via Capitello. Oppure collegare quest’ultima alla Cittadella Sanitaria attraverso una strada attualmente inutilizzata. Ma dopo più di un mese, dicono, non è stato fatto un solo passo avanti: «Non è stata verificata la possibilità di passaggio attraverso la strada dell’agriturismo, né per quella interna – dice Marilena Gheller, abitante di Sarzano – Insomma, non è stato fatto nulla». Critiche anche alla nuova ciclabile che conduce fino all’ospedale: «Un percorso tortuoso che poteva essere evitato – dice Gambato – e che oltretutto si interrompe, costringendo le bici a viaggiare assieme alle macchine in un passaggio stretto. Nel tratto successivo, poi, la pista si restringe ad una corsia per allargarsi più avanti. Senza contare i lampioni posati all’interno della ciclabile. Ormai anche i dipendenti dell’ospedale hanno rinunciato ad andare al lavoro in bicicletta».

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