sabato 9 agosto 2008

"La pista ciclabile è pericolosa". La Polstrada scrive al Comune

pubblicato sul Corriere del Veneto

La pista ciclabile della rotatoria di viale Tre Martiri è pericolosa per le biciclette. A dirlo non sono i residenti ma il comandante della polizia stradale, che l'ha messo nero su bianco in una lettera. Al comando l'associazione Fiab - Amici della Bici di Rovigo aveva presentato un esposto a fine luglio, denunciando difetti di costruzione e una viabilità inadeguata. Tra le pecche più evidenti, l'uscita dalla rotatoria contromano sulla strada, la discontinuità del percorso che costringe a uscire dalla ciclabile e viaggiare a fianco degli automezzi e la presenza di grossi bulloni sporgenti dal guardrail ad altezza di ginocchio.


La risposta è arrivata a tempo di record, il personale della stradale, scrive nella risposta il comandante Bruno Zito, ha svolto un sopralluogo intorno alla rotatoria, «constatando la reale corrispondenza fra quanto rinvenuto in loco e quanto evidenziato nel corredo fotografico dell'esposto. Degni di massima attenzione paiono, in particolare, i rilievi mossi in ordine alla pericolosità di alcune parti del manufatto con riferimento primario alla bulloneria utilizzata».
Una vittoria per la Fiab, che da Veneto Strade si era invece sentita rispondere che tutto era in regola e non sarebbe cambiato nulla. Di ben altro parere la polstrada, che nella lettera inviata alla società e al comune sollecita: «al fine di messa in sicurezza dell'opera, si auspica un risolutivo intervento da parte di cedesti enti».
Del resto l'originale scelta di richiedere un parere alla Polstrada viene motivata nell’esposto proprio dall’impossibilità di ottenere soluzioni per altre vie: « Chi si mette sula strada non ha un referente antinfortunistico come sui posti di lavoro, e quindi in caso di anomalie costruttive non trova risposte - scrivono i ciclisti-. Il gestore non sa districarsi, il costruttore (Veneto Strade) sostiene la bontà dell'opera eseguita».
Già poche ore dopo l'inaugurazione dell'opera, lo scorso anno, erano arrivate le prime proteste dei ciclisti: il percorso realizzato, infatti, costringe le due ruote a viaggiare spesso in mezzo al traffico.
Uscendo dalla ciclabile, inoltre, il ciclista si ritrova contromano senza alcun attraversamento per consentire di raggiungere l'altro lato. Infine i grossi bulloni sporgenti sul guardrail.
Palazzo Nodari aveva incontrato ciclisti e abitanti di Sarzano per studiare alcune proposte alternative all'attuale percorso. Si era arrivati quasi a concretizzare un tracciato sicuro all'interno della vicina cittadella sanitaria, ma dopo un ultimo sopralluogo il Comune aveva rinunciato.
Contro la rotatoria la Fiab aveva inscenato perfino la prima «criticai mass» avvenuta a
Rovigo, con i ciclisti a bloccare il traffico per protesta. La soluzione, però, verrà solo quando sarà completata la grande rotatoria con sottopasso che sostituirà l'incrocio con la tangenziale: allora saranno realizzati anche i sottopassaggi e le piste ciclabili che completeranno il percorso. «Vigilerò affinchè tutto sia fatto in regola e nei tempi previsti», commenta l'assessore ai Lavori Pubblici, Graziano Azzalin. Ma sui bulloni sporgenti da ragione ai rilievi della Fiab e della Polizia Stradale: «Veneto Strade realizza opere importanti, ma quei difetti non sono ammissibili. Devono intervenire».

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