mercoledì 16 giugno 2010

Il centro sinistra a Rovigo vuole armare i vigili

pubblicato su Carta Estnord

Il Comune di Rovigo si prepara ad armare i vigili urbani per pattugliare il centro nelle ore notturne. La decisione non è stata ancora presa, perché nella giunta non è stata trovata l'unanimità, tre assessori sono contrari. La proposta, però, non viene dal solito sindaco leghista, ma dalla giunta di centrosinistra che governa la città dal 2006.

In quella che periodicamente viene definita un’oasi felice per la scarsa frequenza di episodi criminali, introdurre vigili armati di pistola appare una proposta completamente insensata. E’ forte invece il sospetto che qualcuno voglia strizzare l’occhio alla destra in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Titolare della delega alla Polizia municipale, infatti, è l’ex socialista Nadia Romeo, passata indenne da assessore della giunta di centrodestra di Paolo Avezzù a quella attuale guidata da Fausto Merchiori, sempre mantenendo gli stessi referati. C’è chi dice che, con un occhio alle performance delle destre alle ultime tornate elettorali, la sua corrente si prepari a un nuovo cambio di bandiera. Stupisce, semmai, il supporto che il resto della giunta garantisce alla delibera, portata in giunta venerdì senza raggiungere un accordo. L’unica ad opporre resistenza è l’assessore di Rifondazione Comunista Giovanna Pineda, titolare del referato a Pace e diritti umani. Altri tre assessori erano assenti alla votazione: sembra che almeno due abbiano disertato la riunione per evitare di esprimere perplessità verso la proposta. I favorevoli si giustificano sostenendo che la pistola fa parte della dotazione necessaria per garantire il turno di notte dei vigili. Resta il fatto che ancora una volta il Partito Democratico sembra disponibile a cavalcare il tema della sicurezza, proponendo le stesse soluzioni della destra, pur di accreditarsi al più vasto elettorato.

Del resto la proposta non è nuova e vale la pena ricordare un aneddoto di un paio di anni fa, celebrato a lungo dagli umoristi locali. Nella primavera 2008 una piccola via del centro storico fu colpita da numerosi raid vandalici contro le auto in sosta. Complice anche il fatto che nella via risiedeva l’ex sindaco Avezzù, i giornali cominciarono a martellare la notizia, le forze dell’ordine fecero scattare la caccia all’uomo, mentre l’assessore Romeo compariva sui giornali, dichiarando che aveva già spedito i vigili ad esercitarsi al tirassegno. Dopo alcuni memorabili giorni di isteria mediatica e politica, le forze dell’ordine riuscirono a catturare non una piccola banda di teppisti, come si dava per scontato, ma una sola persona: una 46enne residente nella via, che aveva condotto da sola i “raid” per vendicarsi dei vicini di casa che parcheggiavano male e la prendevano in giro. Giunti ormai al colmo del ridicolo, la proposta dei vigili armati cadde nel dimenticatoio.

Nel capoluogo polesano le situazioni di disagio e insicurezza ci sono, anche se di dimensioni contenute. Ma, come puntualizza il Coordinamento dei gruppi per la pace, possono essere affrontate in altro modo:  “La grave crisi economica deve farci pensare a un impiego migliore dei soldi pubblici specialmente a favore di chi ha perso il lavoro, delle famiglie, dei giovani, degli immigrati in difficoltà. Il crimine non si combatte solo reprimendo ma anche sovvenzionando progetti di assistenza”.

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