domenica 27 novembre 2005

Avezzù e Merchiori, sfida culturale

da La Voce del 27 novembre 2005

ROVIGO – “Quale teatro per questa città?” E’ da questo interrogativo che ha preso il via il dibattito tenutosi ieri presso lo Spazio Lemming di via Chiarugi. Un dibattito inteso come momento di confronto tra istituzioni, associazioni e operatori culturali, e al quale hanno preso parte il Teatro del Lemming, il sindaco Paolo Avezzù, accompagnato da Matteo Zangirolami della Commissione Cultura, il candidato sindaco Fausto Merchiori, l’ex assessore alla cultura Gabbris Ferrari e Claudio Curina dell’Ente Rovigo Festival.
Quattro i punti chiave: la funzione pubblica del teatro; il controverso progetto di una Fondazione per la Cultura, che includa Prosa, Lirica, Museo dei Grandi Fiumi e Accademia dei Concordi; la gestione del Teatro Studio; il rapporto degli operatori teatrali con le istituzioni. Diretto l’intervento di apertura di Massimo Munaro: “Ciò che colpisce in questa Amministrazione è la mancanza di un progetto culturale per la città. S’è data la gestione del Teatro Studio ad una compagnia amatoriale, mentre una realtà prestigiosa come il Teatro del Lemming veniva completamente ignorata dal Comune. E ora si progetta una fondazione onnicomprensiva, anziché creare una fondazione teatrale per dare a Rovigo un teatro stabile, prestigioso, aperto a tutti.” Dal Comune, arriva la replica di Avezzù: “La nostra gestione ha rafforzato la stagione teatrale, ha portato a Rovigo grandi artisti e registi, ottenendo ottimi risultati per affluenza di pubblico. Abbiamo promosso le compagnie amatoriali, perché tutti devono avere le stesse possibilità di espressione.” “La stagione lirica è importante, ma non può essere la fotografia culturale di Rovigo – ha detto invece Ferrari – La visibilità di una città è data da ciò che fa di solido, di concreto e duraturo, non dalle scelte passeggere. E’ giusto promuovere le compagnie amatoriali, ma poi bisogna dare risalto a gruppi professionisti che siano rappresentativi a livello nazionale. La fondazione onnicomprensiva va bene per una piccola città, non certo per un capoluogo di Provincia, e presenta troppi svantaggi di gestione. E’ necessario che il teatro di Rovigo costituisca una fondazione a sé stante e serve una politica della attività culturali che guardi al futuro”.

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