venerdì 18 marzo 2011

Porto Caleri, sì alle darsene verdi Vince il Wwf: «Salvato il Delta del Po»

dal Corriere del Veneto del 18 marzo 2011

ROVIGO— Il nuovo progetto delle darsene a Porto Caleri mette d’accordo ambientalisti imprenditori. «Tutto è pensato per ridurre l’impatto con l’ambiente circostante. Cambierà l’immagine di Rosolina Mare e favorirà il turismo di lunga permanenza» , commenta il sindaco, Luciano Mengoli. Volumi più contenuti, uso di fonti di energia pulita e risparmio energetico, sistemi di recupero delle acque e tetti trasformati in giardini pensili. Così si presenterà il nuovo insediamento di Porto Caleri, presentato martedì sera in consiglio comunale a Rosolina dalla società Rosamarina Srl. Dopo anni di incontri con le associazioni ambientaliste, Wwf in testa, i costruttori hanno accolto le indicazioni per mitigare l’impatto ambientale della nuova struttura turistica, che prevede abitazioni e darsene per l’ormeggio di imbarcazioni private.
Il progetto avrà dimensioni più ridotte, edifici più bassi, un livello interrato in meno, mentre le strutture punteranno al risparmio energetico, con impianti fotovoltaici e sistemi di recupero delle acque di scarico. Le coperture delle case saranno «tetti verdi» , veri e propri giardini pensili ricoperti di vegetazione, per assorbire il calore e trattenere l’acqua piovana. «L’intera progettazione si è basata su analisi dell’impatto dell’insediamento sull’ambiente circostante. L’ambiente del Delta del Po è una risorsa, abbiamo l’obbligo di costruire rispettandolo» , commenta Mengoli, al termine dell’incontro. Soddisfatto anche il Wwf, che ha visto accolte le proposte per ridurre l’incidenza sul delicato ambiente dell’area di Porto Caleri. «Ci sono le garanzie che non verranno toccati alcuni habitat delicati -commenta il presidente, Eddy Boschetti -Il progetto, con le nostre ultime indicazioni, prevede la ricostruzione di alcuni habitat oggi degradati e la costruzione di edifici, come le case passive, che si fanno solo in nord Europa» . Per Boschetti, insomma, la collaborazione tra il privato e gli ambientalisti ha dato vita a un progetto avveniristico: «Può diventare un modello per altri insediamenti e un vantaggio per l’azienda stessa. A livello locale, l’importante è che questi nuovi criteri si usino per risistemare gli insediamenti esistenti, non per costruirne di nuovi nel Delta del Po» . Le nuove darsene richiederanno circa tre anni di lavori, una volta ottenute le autorizzazioni, in primis la Valutazione di impatto ambientale regionale, richiesta a fine dicembre da Rosamarina Srl. Accoglieranno circa 500 posti per le barche (un centinaio in meno rispetto al progetto originale) e 30 unità abitative, dando lavoro a circa 40 addetti stabili. «Potenzierà l’offerta turistica e l’immagine di Rosolina -continua il primo cittadino -Rosolina Mare è già affollata nel periodo estivo ma un servizio come questo consentirà di allungare i tempi di permanenza dei turisti, offrendo nuove attrattive per chi vuole rimanere più giorni» .

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