sabato 1 luglio 2006

Polesine Solidale e Cai insieme

da La Città di luglio 2006

Cos’hanno in comune il Club Alpino Italiano e l’“associazione di associazioni” Polesine Solidale? Apparentemente nulla, verrebbe da dire: l’una si occupa di attività alpinistica ed escursionismo, l’altra unisce le forze di più associazioni attive nell’ambito della cosiddetta “disabilità” (vedi box). Eppure non è la prima volta che queste due associazioni tanto diverse finiscono per incontrarsi, andare perfettamente d’accordo e realizzare in modo spontaneo quel “fare rete”, seppure temporaneamente, che è diventato un imperativo per il mondo del volontariato, specie in una realtà come quella polesana, caratterizzata spesso da associazioni che fanno i conti con piccole dimensioni, scarse risorse e limitata visibilità.

Anche quest’anno, infatti, la sezione rodigina del Cai e Polesine Solidale hanno rinnovato la propria collaborazione nell’ambito del progetto “Tempo libero in autonomia”, pensato per consentire il normale svago del fine settimana a quei ragazzi cui l’etichetta di “disabili” finirebbe normalmente per riservare la reclusione e l’isolamento sociale. Già nel 2005, un gruppo di escursionisti del Cai aveva fatto da guida sui sentieri dei monti Lessini ad alcune ragazze e ragazzi assistiti da Polesine Solidale. Un’esperienza, raccontano, che ha lasciato tale soddisfazione in entrambe le parti coinvolte, da spingerle a mettersi nuovamente in contatto per ripeterla. Tra l’altro, va ricordato, al progetto ha contribuito anche l’Auser, mettendo a disposizione i propri pulmini e alcuni volontari in qualità di autisti.
Lo scorso 4 Giugno, dunque, dieci ragazzi si sono inerpicati tra i boschi del Monte Sole, nell’Appennino bolognese, alla scoperta non solo di un territorio splendido dal punto di vista paesaggistico e ambientale, ma anche di località che conservano la memoria della storia recente dell’Italia: proprio in queste terre, infatti, avvennero i rastrellamenti della popolazione civile ad opera delle truppe nazifasciste, cui seguì l’eccidio di Marzabotto, e nel cimitero di Casaglia, da cui prende il via il sentiero che porta in cima al Monte Sole, riposa Don Giuseppe Dossetti, uno dei padri della Costituente.
Di lì, seguendo l’itinerario che attraversa le località abbandonate dopo le tragedie del 1944, i ragazzi e i loro accompagnatori si sono goduti una passeggiata all’aria aperta, tra boschi e rovine di postazioni e rifugi della Seconda Guerra Mondiale, un pranzo al sacco e una partita a pallone in mezzo ad un prato. E giunti a Marzabotto troppo tardi per visitare il sacrario, si sono concessi una più “prosaica” tappa fuori programma in gelateria.
Ed è la sensazione di “normalità” del tempo trascorso a testimoniare il senso dell’iniziativa, che vuole proprio restituire ai cosiddetti “disabili” un tempo libero che per altri è, appunto, “normalità”. E va a mettere in discussione l’idea di un “disabile” da assistere continuamente, isolato dalla società e perfino dalle opportunità di svago. I ragazzi del Monte Sole dimostrano che è vero il contrario.

L'unione fa la forza
Una storia lunga, quella del Club Alpino Italiano, fondato nel 1863 in Piemonte dallo scienziato e statista Quintino Sella. La sezione rodigina del Cai è invece relativamente più giovane: nata nel 1932 può fregiarsi di un onorevole “stato di servizio”, che include due spedizioni extra europee scientifico-alpinistiche nel Karakorum pakistano, organizzate nel 1981 e nel 1984, e una lunga serie di corsi di alpinismo, roccia e sci-alpinismo, escursioni guidate a cura dei volontari dell’associazione, collaborazioni con le scuole. A queste, il Cai affianca da diversi anni attività culturali, come il il premio "G.Milan", manifestazione triennale che ha lo scopo di ricordare il compianto grande alpinista rodigino, mostre fotografiche e serate a tema, come gli incontri con Mauro Corona o con Compagnoni e Lacedelli, conquistatori della vetta del K2.
Polesine Solidale è un’associazione di secondo livello, sorta di “ombrello” che coordina più associazioni di volontariato che si occupano di disabilità. “Tempo libero in autonomia”, il progetto in cui si inserisce la collaborazione con il Cai, propone ai ragazzi escursioni, gite in barca, serate al cinema, a teatro o in pizzeria, in collaborazione con altre associazioni: lo scorso Dicembre, il progetto ha vinto il “Premio alla solidarietà”, attribuito da Comune, Csv e Società di Mutuo Soccorso .
Il progetto “Fuori dal nido, verso l’autonomia” (ribattezzato “Insieme verso una casa indipendente”), offre un’esperienza di autogestione in un appartamento del centro, alle prese con la vita di tutti i giorni, dalla spesa alla cucina, alla cura della camera da letto. “Insieme a voi”, infine, dà sostegno alle famiglie di gravi disabili, tramite volontari a domicilio che affiancano gli assistiti in attività di apprendimento e formazione, nella prospettiva di donare loro maggiore autonomia, inserendoli nei progetti più avanzati.
Polesine Solidale è recentemente stato nominato ente gestore del Centro di Servizio per il Volontariato di Rovigo.

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