sabato 25 agosto 2007

Ospedale, 420 giorni per la visita cardiologica

dal Corriere del Veneto del 25 agosto 2007

ROVIGO – 420 giorni di attesa per una visita cardiologica. E’ la brutta sorpresa capitata ad una signora di Rovigo che lo scorso 13 agosto si è rivolta al Cup dell’ospedale Santa Maria della Misericordia per prenotare un controllo cardiologico con elettrocardiogramma: un esame periodico per una signora di sessantasette anni, con un grave handicap fisico e una salute da tenere sott’occhio. «Dovrà attendere un po’», le hanno detto allo sportello. E non si tratterà di qualche mese: la prima data disponibile, infatti, è il 16 ottobre 2008. L’unica alternativa per accorciare la lista d’attesa, le dicono, è ricorrere ad un centro privato.
La denuncia della vicenda è arrivata ieri mattina sul tavolo dell’assessore provinciale alla Sanità Guglielmo Brusco, che ha tuonato contro la gestione dell’Asl 18: «Per una visita simile dovrebbero passare al massimo 180 giorni, in questo caso la signora dovrà attendere più di un anno, mentre rivolgendosi al privato basta appena qualche giorno per avere appuntamento». La denuncia, dunque, non riguarda solo le liste d’attesa: «In questo modo si incoraggiano i cittadini a ricorrere al privato a scapito del servizio pubblico – dice – E allora non è un caso che sui documenti di prenotazione siano messi in bella vista i recapiti dei centri privati». Ben lungi dall’essere un episodio isolato, per Brusco è un segnale d’allarme: «Di fronte alla crisi della sanità pubblica, denunciata da tanti cittadini, e alla cattiva gestione messa in luce dall’ispettore ministeriale Alberto Luccone, si assiste ad una rigogliosa crescita degli affari dei gestori privati».
E fa il punto della situazione, tabelle alla mano: tra il 2006 e il 2007, mostra infatti, le spese dell’Asl 18 per le convenzioni con il privato sono quasi raddoppiate, passando dagli oltre 6 milioni di euro a oltre 12 milioni di euro l’anno successivo. Solo a Rovigo lo stanziamento è cresciuto del 154% per il Centro Attività Motorie e del 74% per il Centro Medico, che per il 2007 ha ottenuto finanziamenti per 5 milioni di euro. Il record polesano, però, spetta al Centro Medico di Giacciano con Baruchella, che ha aumentato i propri introiti del 217%, da meno di 500mila euro a oltre un milione e 536mila euro. E crescono anche le sovvenzioni per la Casa di cura di Santa Maria Maddalena (+ 34,6% rispetto all’anno precedente) e per il policlinico “Città di Rovigo”, che quest’anno riceve 1 milione e 857mila euro, il 26,6% in più.
Dati contenuti in una relazione del Ministero dell’Economia, ancora più significativi se rapportati agli anni precedenti: «Nel 2003 la spesa per assistenza specifica e diagnostica da strutture private era di 5 milioni di euro, oggi è più del doppio», illustra Brusco. «Queste spese influiscono sul deficit della nostra Sanità e finiscono per pesare sulle tasche dei cittadini – critica l’assessore – Perché l’Asl 18 non investe queste somme per potenziare i propri servizi e per assumere personale proprio?». E non manca un riferimento particolare all’ospedale San Luca di Trecenta, per il quale sarebbe in atto, secondo Brusco, un progressivo scadimento dei servizi: «Sono in difficoltà il servizio odontoiatrico, il laboratorio analisi e Medicina Fisica – elenca – E anche in Alto Polesine aumenta il flusso verso i privati per le prestazioni di cardiologia, mentre cala nel servizio pubblico».

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