lunedì 21 maggio 2012

La maggioranza della città vuole il Corso senz'auto


 dal Corriere del Veneto del 20 Maggio 2012

ROVIGO — Poco più della metà dei rodigini (52%) vorrebbe Corso del Popolo chiuso alle auto, un quarto lo chiede a traffico limitato, col passaggio dei veicoli solo per una parte del giorno, però la maggioranza pensa anche che il Corso carrabile renda più fluido il traffico e agevoli i commercianti. Questi gli esiti, un po' contraddittori, del sondaggio svolto nei primi mesi dell'anno dalla giunta Piva, finora mai divulgati al pubblico, che disegnano una città spaccata sull'apertura o meno dell'ex Ztl (Zona a traffico limitato) alle auto, un buon numero di cittadini «affezionati» al centro storico, ma anche una maggioranza secca che non usa i mezzi pubblici per raggiungerlo.
Sette i quesiti sottoposti ad appena 100 persone, campione limitato, ma per i promotori comunque «statisticamente corretto», per raccogliere dati prima di decidere le sorti del Corso, da marzo aperto ai mezzi dopo alcuni mesi di sperimentazione. Il 52% del campione sono pensionati, il 24% casalinghe o commercianti, il 15% impiegati, il 9% studenti. Il 56% degli intervistati fa acquisti nei negozi del centro, ma il 68% dichiara di fare spese anche o esclusivamente fuori, specie nei centri commerciali. Il 44%, comunque, giudica sufficiente l'offerta dei negozi in città.
Invitati ad esprimersi sull'apertura o meno al traffico del tratto centrale del viale, il 24% chiede che resti aperto, mentre il 52% lo vorrebbe sempre pedonale e il restante preferirebbe una zona a traffico limitato. La maggior parte, insomma, non è favorevole al Corso aperto alle auto. Anche se, in una successiva domanda, il 58% degli intervistati sostiene che l'apertura renderebbe più fluido il traffico in città e per il 56% favorirebbe il commercio in centro. Il Corso transitabile, tuttavia, non renderebbe più facile accedere ai parcheggi, almeno per il 55% del campione. Solo un misero 3%, infine, pensa che questa scelta renderebbe la città meno inquinata.
Una soluzione sarebbe incentivare l'uso di mezzi pubblici, ma il 90% degli intervistati snobba gli autobus cittadini, per la scomodità degli orari o perchè trova più comoda l'automobile.