domenica 5 agosto 2012

Le oasi "aperte" ai cacciatori

dal Corriere del Veneto del 5 agosto 2012

ROVIGO – Le oasi naturali potranno essere gestite anche dalle associazioni dei cacciatori. Dopo due anni di stallo, la Provincia riapre il bando per la gestione di quattordici oasi polesane. E le associazioni vicine al mondo venatorio sono pronte a partecipare.
Riparte la corsa alla gestione delle aree naturalistiche del Polesine, dopo il tentativo andato a vuoto nel 2010,  lasciando per due anni le oasi senza un gestore.
A fine luglio Palazzo Celio ha pubblicato un bando di gara per la gestione di 14 oasi sparse tra alto e medio Polesine: l'area golenale e Gorgo Giare a Bergantino, Gorgo Marola a Castelnovo Bariano, le Cave di Zelo a Giacciano con Baruchella, i Gorghi di Trecenta, l'isola di salara, l'isola Tontola nel territorio di Ficarolo, Le Gorghe a Fiesso Umbertiano, l'oasi Fontanile di Concadirame, la golena di Villanova Marchesana, l'oasi di Volta Grimana a Loreo e ben tre oasi a Badia Polesine, la gole Boscovecchio, le Cave Barchetta e la Buora.
Il bando, all'apparenza un atto dovuto, potrebbe tuttavia portare più di una novità e parecchie polemiche. I mal di pancia non mancano già da subito, innanzitutto per la scadenza scelta, che ha scontentato tutti: il 16 agosto, con poche settimane per partecipare e in pieno periodo di vacanze. «Sono anni che sollecitiamo il rinnovo della gestione e viene fissata la scadenza proprio a metà agosto, con un preavviso di un paio di settimane», protesta Roberto Rovigatti, presidente di Federcaccia. Proprio la partecipazione dei cacciatori è una delle novità. Tra i soggetti ammessi alla gara si parla di associazioni con finalità non solo ambientali e naturalistiche, ma anche «faunistiche di gestione del territorio».
«Federcaccia non parteciperà - assicura il presidente - Ma presenterà domanda Ekoclub International». L'associazione, di stampo ambientalista ma per nulla avversa alla pratica venatoria e anzi vicina proprio a Federcaccia, si candiderà per la gestione della golena di Villanova Marchesana e delle Gorghe di Fiesso Umbertiano. L'idea di affidare, almeno in parte, la gestione delle oasi ad associazioni vicine al mondo venatorio era stata lanciata già due anni fa dall'assessore provinciale Claudio Bellan, provocando le proteste delle associazioni ambientaliste.
Ma il possibile ingresso dei cacciatori nella gestione delle oasi non è l'unico elemento controverso del bando. Resta da capire, infatti, cosa accadrà ad alcune oasi gestite da anni dai volontari di associazioni, come avviene a Concadirame o nella valle della Buora, aree nate per opera del Wwf. Qui la gestione si basa su convenzioni formali con il Genio Civile o il Consorzio di Bonifica. Va da sé che il Wwf parteciperà al bando, ma un eventuale cambio di gestione potrebbe creare più di una controversia.


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Nota: quello sopra è l'articolo inviato alla redazione del Corriere del Veneto. Quello sotto è l'articolo uscito il giorno successivo (cliccarci sopra per ingrandire).

Nell'articolo uscito sul Corriere del Veneto c'è un inciso nell'attacco, aggiunto in redazione, che anticipa le "immancabili polemiche". Riferimenti alle "polemiche" finiscono anche nel titolo, anzi nel sommario. 
Io le polemiche le avevo lasciate fuori, a parte le blande proteste di Rovigatti sull'infelice scadenza del bando. Ma una delle poche cose che ho capito del fare giornalismo è che le polemiche fanno più notizia della notizia in sè. Se non ci sono vanno generate, altrimenti si fa come in questo caso: si anticipano le "immancabili" polemiche. 
Penso che la polemica, lo scontro, i toni accesi servano semplicemente a mettere pepe alle notizie e a fare titoli più incisivi. A me, invece, le polemiche fanno l'effetto contrario: mi annoiano a morte. 

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