venerdì 16 dicembre 2011

Bilancio a secco, il Comune decide di chiudere l'Informagiovani

dal Corriere del Veneto del 16 dicembre 2011

ROVIGO - Dal prossimo anno chiuderà l’Informagiovani del Comune di Rovigo. La giunta Piva si prepara a cancellare lo sportello di orientamento per i giovani, mantenendo per ora solo un sito internet. La prossima settimana è l’ultima per approfittare dei servizi dello sportello di via Donatoni, che dopo la pausa natalizia sembra destinato a non riaprire più. Dopo alcuni incontri che avevano fatto sperare in una soluzione, negli ultimi giorni da Palazzo Nodari è arrivata la notizia: il bilancio delle politiche giovanili è a secco e il Comune sembra intenzionato a staccare definitivamente la spina al servizio.
Da gennaio, dunque, gli utenti del punto informativo troveranno le porte chiuse, mentre si aprirà la cassa integrazione per i quattro operatori, tutti dipendenti della cooperativa che ne ha la gestione. L’intenzione dell’assessore alle Politiche giovanili, Matteo Zangirolami, sembra essere di ridurre il servizio a un portale on line, in pratica l’attuale sito, che sarà aggiornato da un operatore con offerte di lavoro, di formazione, di svago e di volontariato.
Sparirebbero, però, tutti i servizi di front office, come l’orientamento al lavoro o l’internet point gratuito, che quest’anno l’Informagiovani ha fornito a circa 5mila utenti, cui si aggiungono i circa 150 mila visitatori del sito. Un secondo passo potrebbe essere la creazione di uno sportello gestito da un impiegato del Comune all’interno dell’Urp o dell’ufficio anagrafe, a seguito di una riorganizzazione complessiva che dovrebbe accorpare tutti i presidi informativi, dall’Informahandicap a quello rivolto ai cittadini stranieri. La cancellazione dell’Informagiovani, oltre a mettere in allarme altri servizi legati alle Politiche giovanili, sta creando non pochi grattacapi anche alla Provincia. Lo sportello, infatti, funge anche da capofila della rete provinciale di 20 Informagiovani di altrettanti comuni polesani. Lesina i commenti l’assessore provinciale Leonardo Raito: «Sono dispiaciuto per i dipendenti, ma anche preoccupato per le conseguenze sulla rete». La chiusura dell’ufficio nel capoluogo, infatti, costringerebbe gli altri sportelli a rimanere senza un coordinamento forse per mesi, prima che venga formalizzato chi sarà il nuovo responsabile del coordinamento. Inoltre, creerebbe seri problemi contabili all’amministrazione provinciale, che per il finanziamento della rete riceve non solo il contributo del Comune, ma anche uno stanziamento di circa 15 mila euro da parte della Fondazione Cariparo.

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