dal Corriere del Veneto del 30 settembre 2007
ADRIA – Bollette dell’acqua da record per un errore del Comune. Succede ad Adria, dove 800 famiglie si sono viste recapitare nella cassetta della posta fatture fino a 2.000 euro dalla società «Acque potabili», che eroga l’acqua per conto di Polesine Servizi. A denunciare l’incredibile episodio, risalente al maggio scorso, è il comitato «Care, fresche e dolci acque» di Bottrighe, affiliato al Codacons di Rovigo. Proprio l’associazione dei consumatori in questi mesi ha cercato di capire a cosa fossero dovute simili cifre: «Si tratta di bollette esorbitanti anche per nuclei familiari modesti – spiega la presidente Maria Chiara Crivellari – Un conto insostenibile per famiglie monoreddito, pensionati o disoccupati». La causa dell’accaduto l’hanno trovata al Comune di Adria: un collaboratore dell’amministrazione, infatti, ha scoperto che alcune centinaia di famiglie erano state messe a ruolo solamente per l’erogazione di acqua potabile, ma non per il servizio fognario e di depurazione. In parole povere, circa 800 famiglie del Comune e delle vicine frazioni, secondo i dati dello stesso municipio, non hanno mai pagato per questo servizio fin dall’insediamento nella propria abitazione.