pubblicato su estnord.it
Ora tutti vogliono i voti del Movimento 5 Stelle. In una città che vede da anni i ballottaggi svolgersi sul filo del rasoio, con poche manciate di voti a fare la differenza tra destra e sinistra, il 7 per cento delle civiche di Beppe Grillo è un "tesoretto" di voti che fa gola al centrosinistra di Federico Frigato, ma anche al centrodestra di Bruno Piva. Frigato sembra partire in svantaggio, con appena il 27 per cento di voti al primo turno. Al ballottaggio punta a rimontare anche grazie all'alleanza con Sel e Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e l'appoggio esterno dell'Udc. Il centrodestra, con il 43 per cento, corre con molte posizioni di vantaggio, ma poche alleanze in grado di cambiare le sorti del voto, se si eccettua il 3 per cento della lista «Moderati di Centro - Presenza Cristiana». La vera incognita, appunto, resta il Movimento 5 Stelle, che di apparentarsi non ne vuole sapere e lascia mano libera ai propri sostenitori. E allora parte la caccia al voto, in un crescendo di adulazione.