venerdì 13 maggio 2011

Le bizzarre alleanze del Pd, fra il Polesine e le spiagge di Rosolina

pubblicato su www.estnord.it 


Mercoledì, nel tardo pomeriggio, arriva ai giornalisti rodigini una singolare convocazione da parte del Partito Democratico. «Siete invitati alla conferenza stampa con Paolo Giaretta e il regista Luigi Comencini». Segue rettifica a breve. Il regista annunciato nel comunicato, infatti, è morto nel 2007. Il Comencini atteso alla conferenza stampa del Pd di nome fa Fabrizio e non è ricordato per «Pane, amore e fantasia», bensì per una carriera politica passata ad entrare e uscire da vari partiti di destra o para-leghisti.
Il veneto Fabrizio Comencini esordisce a metà degli anni Ottanta nel Movimento Sociale Italiano, da cui viene espulso. Entra poi nella Liga Veneta, per confluire in seguito nella Lega Nord, con la quale arriva alla vicepresidenza della Regione negli anni Novanta. Espulso anche dal Carroccio, dà vita a una serie di formazioni simil-leghiste fino alla Liga Fronte Veneto, che alle amministrative 2006 si allea con l'Unione.

Comencini è a Rovigo per sostenere il candidato del Pd, Federico Frigato, supportato dalla lista degli Autonomisti Federalisti, eredi della civica Progetto Polesine, che si richiama nel nome al movimento regionale di Panto. Leader della lista locale è Enrico Bellinello, a fianco del centrosinistra fin dalle elezioni provinciali del 2009, quando si schierò a favore della candidata Tiziana Virgili, favorendo la sconfitta del leghista Antonello Contiero. La storia di Bellinello non è dissimile da quella di Comencini. Esordisce nella Fiamma Tricolore, che lo candida alle elezioni provinciali del 2004. Successivamente entra nella Lega Nord locale, da cui esce, assieme ad altri, a breve distanza dall'arrivo di Contiero alla segreteria provinciale. Alle provinciali di due anni fa, Progetto Polesine si presenta in alleanza con la Fiamma Tricolore, ma il patto dura solo fino al ballottaggio, quando Bellinello si schiera con il centrosinistra con l'intento scoperto di sconfiggere la Lega Nord. L'amicizia è siglata pochi mesi dopo con l'ingresso dell'alleato nel Cda del Consorzio per lo sviluppo, organismo provinciale in quota centrosinistra.

Fin qui niente di sorprendente. Anzi, il percorso politico di Bellinello e Comencini appare piuttosto lineare, se confrontato alle storie di altri candidati. Almeno due nomi in lista con il Pdl per le elezioni comunali di Rovigo, ad esempio, non molti anni fa militavano addirittura in Rifondazione Comunista. E in fondo, nel Polesine retto per anni dagli accordi trasversali tra gli eredi di Bisaglia, gli steccati tra la destra e la sinistra sono meno spessi della nebbia che caratterizza il panorama rurale della terra tra i due fiumi. Semmai è curioso che il Partito Democratico, nell'andare alle urne, continui a chiudere la porta in faccia agli ex alleati della Federazione della Sinistra, di Sel e dell'Italia dei Valori, preferendo il sostegno degli Autonomisti Federalisti o dell'Alleanza per l'Italia, guidata dall'eterno Beppe Osti, ex democristiano abituato a spostarsi a destra e sinistra a seconda del vento. Eletto nel 2006 con il centrosinistra, Osti diventa assessore comunale, salvo abbandonare polemicamente la giunta due anni dopo e candidarsi tempestivamente con il centrodestra alle provinciali. Insomma, un alleato tutt'altro che leale.

Ma delle scelte del Pd non si stupisce ormai più nessuno. Basti il caso del comune di Rosolina, la più importante località balneare del Polesine, dove quest'anno gli elettori di centrosinistra si troveranno di fronte ad un bel dilemma. Un candidato è Giancarlo De Grandis, socialista sostenuto dalla Lega Nord. L'altro è Franco Vitale, già in giunta con il centrodestra nella scorsa legislatura, oggi sostenuto da un'inedita e clamorosa alleanza: Pdl e Pd assieme. Rosolina non è un comune a caso: qui abitano sia l'assessore regionale Isi Coppola (Pdl), sia il segretario provinciale del Pd, Diego Crivellari, che oggi siglano l'incredibile unione. La motivazione ufficiale è che da soli nel feudo destrorso non si vince e c'è la necessità di sconfiggere la Lega Nord. Ma si fa fatica a crederci, visto che nella vicina Porto Tolle, Pd e Lega Nord governano assieme. Per ora l'unica certezza a Rosolina è un record di astensioni. A un tiro di schioppo c'è il mare. Gli elettori del centrosinistra lunedì prossimo saranno abbronzatissimi.